Guerra in Ucraina, Prigozhin esulta per l’operazione Bakhmut. Attacchi con droni in Crimea
«L’operazione “Tritacarne Bakhmut” del gruppo Wagner ha adempiuto al suo compito». Lo dice Yevgeny Prigozhin, che appena 24 ore prima aveva minacciato di ritirare la Wagner a Bakhmut, cedendo le sue posizioni all’esercito russo. Ora il capo del gruppo Wagner afferma che l’obiettivo della missione era quello di impegnare le truppe ucraina in una guerra logorante, per dare tregua alle forze armate russe per «ripristinare la loro capacità di combattimento». Il capo del Gruppo Wagner si è anche detto favorevole alla proposta del ceceno Ramzan Kadyrov, che ha proposto l’invio dei combattenti del distaccamento speciale Akhmat per sostituire i mercenari Wagner. Una mossa «perfida», sottolinea la Repubblica perché Kadyrov non ha abbastanza uomini per sostituirlo nella battaglia di Bakhmut e Prigozhin lo sa. Intanto prosegue la battaglia sul campo, lo Stato maggiore delle forze armate ucraine riferisce di pesanti combattimenti proprio a Bakhmut e Maryinka. Il governatore di Sebastopoli Mikhail Razvozhaev ha invece dichiarato he nella notte sulla città della Crimea è stato lanciato un attacco con dieci droni dall’Ucraina, che sarebbe stato respinto. Da parte sua, l’esercito ucraino avrebbe abbattuto un drone russo da ricognizione sopra i cieli di Kiev, senza provocare vittime o altri danni.