L’ex regista dei video di Berlusconi: «Il filmato? Un errore. Chi lo circonda è incapace»
Il videomessaggio di Silvio Berlusconi alla Convention di Forza Italia non è piaciuto a tutti. Roberto Gasparotti, ex storico regista personale del Cavaliere che lo ha seguito per 42 anni, non ha apprezzato per niente. E colui che mise la calza dietro la telecamera il 26 gennaio 1994, giorno dell’annuncio della “discesa in campo” di Silvio, manifesta le sue perplessità in un’intervista a Repubblica. Nel colloquio con Emanuele Lauria Gasparotti è netto: «Guardi, ci sono rimasto male nel vedere il dottore, il mio presidente così sofferente. Lui ha sempre trasmesso speranza agli altri. In questo video, mi spiace dirlo, esprime compassione». Gasparotti vorrebbe evitare i giudizi: «Io credo che bisognava evitare scientificamente di farlo vedere. Ma su, un tycoon del suo livello, un uomo geniale che già negli anni ‘70 ha costruito le città ecologiche, un politico di grande successo, fatto sedere dietro un tavolino con una bandiera, in un ospedale. Ma a quale scopo?».
«Vergogna, vergogna»
Su Facebook Gasparotti è stato invece molto più netto: «Vergogna, vergogna. Il presidente usato per un video così angoscioso». Nell’intervista dice che sarebbe stato meglio trasmettere un video dei suoi trionfi e poi farlo comparire per tre secondi: “Ciao a tutti, mi sto curando, a presto”. «Una registrazione di ventuno minuti in quelle condizioni non l’avrei fatta mai. Ma farlo vedere in quel modo conviene a chi lo circonda. A gente che non è neppure capace di portare quattro soldi al partito. Ma li ha visti i dati del tesseramento?». Gasparotti dice che «una volta Berlusconi aveva grandi consiglieri: Paolo Bonaiuti, Giuliano Ferrara, Gianni Letta. Erano i tempi de Il Mattinale, non so se ricorda. Ogni giorno grandi giornalisti, menti pensanti, informavano Berlusconi di tutto. Poi lui decideva da solo, ma aveva ben chiari i margini di rischio. Adesso non credo sia così».
Il video del 1994
Il regista ricorda anche il filmato del 1994: «Ah se è per questo anche il video della discesa in campo è stato realizzato in un cantiere. In una dependance di Macherio che sarebbe diventato lo studio personale del presidente e che allora era in costruzione. C’era il nylon alle finestre. Quanto freddo, fuori nevicava. Mity Simonetto si preoccupò di far giungere le foto di famiglia da mettere nell’inquadratura. Quel video trasmetteva emozioni, speranza appunto. Oggi non ho provato le stesse sensazioni». E sul fatto che può criticare perché non è più nel giro Gasparotti risponde così: «Le rispondo senza problemi: sono felicemente pensionato e vivo in campagna. Possono dire quello che vogliono: per me il dottore è il dottore. Il mio re. E per amore suo dico che è una vergogna mostrarlo così».
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