Pakistan, caos a Islamabad dopo l’arresto dell’ex premier Imran Khan: cosa potrebbe succedere – Il video
L’ex premier pachistano Imran Khan è stato arrestato oggi durante un’udienza in tribunale a Islamabad. Era coinvolto in una dozzina di casi giudiziari – di cui uno per corruzione – rimasti in sospeso da quando è stato rimosso dall’incarico lo scorso scorso. A confermare la notizia del suo arresto è stato l’account Twitter ufficiale della polizia di Islamad. L’episodio ha subito dato il via a disordini nelle strade della capitale pachistana. I funzionari del partito Pakistan Tehreek-e-Insaf (Pti), guidato proprio da Khan, hanno esortato i loro sostenitori a scendere in piazza per protestare contro l’arresto del loro leader. Una situazione a cui la polizia ha risposto con un’ordinanza che vieta i ritrovi di più di quattro persone. Le stazioni tv locali hanno mostrato scene di caos fuori dal tribunale, mentre centinaia di sostenitori del Pti si scontravano con gli agenti di sicurezza per le strade di Islamad. Nei giorni scorsi Khan aveva accusato un alto ufficiale dell’esercito pachistano di aver cospirato per ucciderlo.
La parabola politica di Imran Khan
Imran Khan è stato primo ministro del Pakistan dal 2018 al 2022. Ad aprile dello scorso anno, è stato rimosso dall’incarico con un voto di sfiducia. Da allora, l’ex premier si trova ad affrontare decine di accuse giudiziarie, comprese alcune per terrorismo e corruzione. La notizia dell’arresto di Khan rischia ora di esacerbare il clima di tensione tra l’attuale governo e i sostenitori dell’ex premier, che negli scorsi mesi con i suoi comizi ha attirato decine di migliaia di persone per chiedere nuove elezioni. Khan ha accusato esplicitamente l’establishment militare pakistano di aver orchestrato la sua rimozione dall’incarico e un tentativo di omicidio. Un’accusa giudicata «infondata» dai vertici dell’esercito. Secondo l’ex premier, l’attuale primo ministro Shahbaz Sharif starebbe facendo un uso politico del sistema giudiziario per emarginarlo dalla politica. Il New York Times ricorda che il partito di Khan ha ottenuto importanti vittorie elettorali in alcune elezioni locali recenti. Ma i suoi sostenitori, così come alcuni giornalisti ritenuti «solidali» con l’ex premier, hanno lamentato più volte un clima di repressione e intimidazione da parte delle autorità.
Credits video: TWITTER/Musarrat Cheema
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