L’ultimo flashback di Baiardo: «L’attentato a Falcone? Lo volevano morto i russi» – Il video
Salvatore Baiardo, il collaboratore della famiglia mafiosa dei Graviano e autore di diverse, e discusse, rivelazioni su alcuni importanti boss della criminalità organizzata è sotto i riflettori dalla cattura del super-latitante Matteo Messina Denaro (che avrebbe previsto in un’intervista a Non è l’Arena). E non ha intenzione di uscirne, anzi. Sul suo profilo TikTok, ormai piattaforma regina per le sue incursioni, Baiardo lancia oggi la sua teoria sull’attentato del 1993 che costò la vita al giudice anti-mafia Giovanni Falcone. E che sarebbe stato orchestrato, forse, niente di meno che dai russi: «Nessuno ha mai indagato su questo. L’oro di Mosca… perché il giudice Falcone era riuscito ed era sulle tracce di questo finanziamento di mille miliardi di vecchie lire dati dal Partito Comunista sovietico al nostro Partito Comunista. Però di questi finanziamenti non ne aveva mai parlato nessuno». E ancora: «Visto che Falcone doveva recarsi a Mosca per trovare un suo collega, e c’erano le prove di tutto ciò, io vorrei collegare anche questa cosa qui. Ma non solo a un attentato voluto dalla mafia, o dai servizi segreti, dalla massoneria… ma perché non si va a indagare anche in questo aspetto? Io ve lo racconterò meglio nel mio libro. Però nessuno ha mai indagato».
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