Camere d’hotel agli studenti che non trovano casa. L’idea di due imprenditori a Padova: quanto costerebbe una stanza
Camere d’albergo agli studenti fuorisede che non riescono a trovare casa. È questa l’idea di due giovani imprenditori padovani, Mattias Davi divMontegrotto e Alberto Frizzarin di Camposampiero, che provano a offrire una soluzione al problema dei prezzi degli affitti per gli studenti universitari. Troppo poche e troppo costose come denuncia chi in segno di protesta ha piantato le tende davanti al Politecnico di Milano, manifestazione di dissenso emulata poi in altre città italiane. Tidhome – così si chiama l’idea dei due veneti – è semplice: «In Italia, il 70% degli iscritti come fuori sede agli atenei fatica a trovare una sistemazione ed è costretto a una vita da pendolare o addirittura a rinunciare alla facoltà prescelta». Questo «mentre – sottolineano a Il Mattino – l’occupazione media degli hotel oscilla oramai da anni fra il 50 e il 60%, eccezion fatta per i fine settimana o i ponti festivi dove si registrano solitamente numeri vicini al tutto esaurito». Guardando i dati è chiaro come sia nato il concetto. Che però può funzionare solo se gli hotel aderiscono.
Quanto costa Tidhome?
Ma le strutture intenzionate a partecipare al progetto già ci sono. Per ora sono quattro, tutte ad Abano Terme, la cui stazione ferroviaria dista 8 minuti di treno da Padova. I prezzi mensili per una stanza d’hotel vanno dai 400 euro euro per una doppia ai 900 euro per una singola. Non proprio a buon mercato. «Il costo indicato nel nostro sito – spiegano i fondatori della startup – fa riferimento esclusivamente all’alloggio. Ma ci saranno delle strutture che seguiranno le nostre indicazioni per mettere in funzione una cucina con uso riservato agli universitari, oppure allestire una stanza studio e quant’altro possa servire per ricreare il confort di casa all’interno dell’albergo». Inoltre, «alcuni hotel hanno anche proposto prezzi calmierati per garantire agli studenti il vitto a un costo che sia per loro accessibile», aggiungono. L’entrata in vigore del servizio è prevista per il prossimo settembre. Intanto, Davi e Frizzarin continuano a cercare strutture – anche nel centro di Padova – e a stipulare convenzioni.
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