Google, inizia la rivoluzione nelle ricerche con «l’Intelligenza artificiale responsabile»: che cosa si potrà fare – Il video
«Quale città è meglio visitare per una famiglia con due figli minori di tre anni e un cane. Verona o Roma?». Se si prova a fare questa domanda a Google in questo momento, i risultati di ricerca saranno un’accozzaglia di varie pagine che difficilmente contengono la risposta alla domanda. Ancora per poco. Perché oggi, 10 maggio, l’azienda di Mountain View ha presentato la nuova versione del suo motore di ricerca, che ora gode di una profonda integrazione con l’intelligenza artificiale, per adesso disponibile solo in versione di prova in alcuni Paesi. Grazie all’AI, il motore di ricerca più usato al mondo diventa in grado di rispondere a domande come questa, offrendo poi la possibilità di approfondire i temi trattati con altre domande che diventano suggerimenti che a loro volta genereranno ulteriori testi informativi. Sostanzialmente, Google ora cerca può cercare nei siti al posto degli utenti, e presenta le informazioni in un articolo ordinato e coerente.
«Un approccio responsabile»
Conscia delle allucinazioni a cui sono soggetti i modelli di linguaggio come Bard e ChatGPT, Google sceglie di offrire la possibilità di scoprire in che modo il testo proposto è stato generato e a partire da quali pagine web, in modo che il loro contenuto non venga riproposto senza generare visite per chi lo ha creato. Per evitare che qualcuno possa usare la nuova funzione in maniera pericolosa – «Come si costruisce una bomba» – BigG non la includerà in tutte le ricerche. Le funzioni aggiunte grazie all’AI, inoltre, saranno presenti anche nella sezione dedicata allo shopping. Google potrà così evidenziare subito quali sono le caratteristiche che differenziano un prodotto da una schiera di prodotti simili. Oltre ad offrire consigli generali tarati sulle abitudini di chi fa la ricerca.
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