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Primo via libera del Parlamento Ue alle regole sull’Intelligenza artificiale: c’è il divieto del riconoscimento facciale

11 Maggio 2023 - 11:24 Redazione
Cosa prevede l'AiAct e perché l'Eurocamera si è divisa sul testo

Via libera del Parlamento europeo all’AiAct, il documento che stabilisce per la prima volta le nuove regole europee per l’intelligenza artificiale. L’Eurocamera ha votato per il divieto totale di utilizzo delle tecnologie AI per il riconoscimento facciale nei luoghi pubblici negli stati dell’Ue. Con 58 voti a favore, 36 contrari e 10 astenuti, le commissioni Giustizia e Mercato interno hanno, infatti, approvato la messa al bando totale di tali tecnologie, chiesta da Socialisti, Verdi e Liberali e sottoposta ad un voto separato a causa dell’opposizione dei Popolari. Il tema è da tempo divisivo.

Riconoscimento facciale: le diverse posizioni

Chi è contrario al controllo del riconoscimento facciale – Brando Benifei, capodelegazione del PD e relatore del provvedimento, in testa – a questo tipo di tecnologia sostiene che si tratta di sistemi di sorveglianza totale. «Siamo sul punto di mettere in atto una legislazione storica che deve resistere alla sfida del tempo. È fondamentale costruire la fiducia dei cittadini nello sviluppo dell’IA, definire la via europea per affrontare gli straordinari cambiamenti che stanno già avvenendo, nonché orientare il dibattito politico sull’IA a livello globale», ha dichiarato Benifei. Chi è favorevole sostiene, invece, che lo sviluppo di tali sistemi possano prevenire crimini e salvaguardare la sicurezza nazionale.

Cosa prevede il testo

L’obiettivo del provvedimento in questione è, in realtà, molto più ampio. Il focus è quello di garantire uno sviluppo etico dell’intelligenza artificiale tra gli Stati Membri, attraverso nuove regole di trasparenza e gestione del rischio. I deputati promotori del testo mirano a garantire che i sistemi di AI vengano supervisionati da persone formate, che siano sicuri, trasparenti, tracciabili, non discriminatori e rispettosi dell’ambiente. Oltre a richiedere una definizione uniforme per l’IA progettata per essere neutrale dal punto di vista tecnologico.

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