Da artefice del Superbonus a super-consulente per i crediti incagliati: la parabola dell’ex M5s Riccardo Fraccaro
Da “padre” del Superbonus 110% a consulente per limitarne i danni. È la parabola di Riccardo Fraccaro, ex sottosegretario di Stato durante il secondo governo di Giuseppe Conte e autoproclamato “papà” del superbonus edilizio. Ora Fraccaro, da libero professionista, ha ottenuto una commessa a otto zeri per piazzare i crediti d’imposta – Il Foglio parla di 200 milioni di euro complessivi – acquistati dalle banche. In altre parole, la sua società dovrà lavorare per le imprese che si ritrovano con i crediti incagliati, senza riuscire a cederli o scalarli dalle tasse. E tra i clienti della nuova società dell’ex grillino ci sarebbe anche lo studio tributario di Giulio Tremonti, ex ministro dell’Economia e oggi deputato di Fratelli d’Italia. La scelta di Fraccaro come consulente per la gestione dei crediti incagliati non è casuale. Da artefice del superbonus, l’ex M5s ne conosce infatti perfettamente i meccanismi di funzionamento. Anche dopo la sua uscita di scena dalla politica – per via della regola interna dei 5 stelle sui due mandati – Fraccaro ha continuato a insistere sulla bontà della misura. Nei mesi scorsi, è sceso più volte in piazza insieme a Conte per sostenere gli «esodati del Superbonus». Non solo: l’ex grillino ha criticato in più occasioni la scelta del governo Meloni di ridimensionare i bonus edilizi.
Foto di copertina: ANSA/Fabio Frustaci
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