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Pep Guardiola contro l’Eurovision a Liverpool, lo sfogo sull’evento che lo costringe a cambiare piani

12 Maggio 2023 - 20:12 Redazione
Mercoledì Manchester City e Real Madrid si affrontano nelle semifinali di ritorno di Champions, ma gli inglesi avranno 24 ore di riposo in meno rispetto agli spagnoli a causa della finale del festival di musica europeo

Mercoledì 17 maggio il suo Manchester City affronterà in casa il Real Madrid, nelle semifinali di ritorno di Champions League. Dopo l’1-1 dell’andata al Bernabeu, Pep Guardiola ha l’opportunità di giocarsi all’Etihad l’accesso alla finale di Istanbul per conquistare il trofeo che non riesce ad alzare da oltre dieci anni. Ma prima la sua squadra deve vedersela in Premier League contro l’Everton, e la partita è prevista per questa domenica 14 maggio al Goodison Park. I blancos, in vista della sfida di Manchester, giocheranno invece contro il Getafe 24 ore prima, sabato. Una differenza di trattamento che non è andata giù all’allenatore dei Citizens. La scelta di calendario è però obbligata da un evento che con il calcio non ha nulla a che vedere e che si svolgerà proprio a Liverpool questo sabato. Si tratta dell’Eurovision Song Contest, il festival europeo della musica la cui finale si terrà alla Liverpool Arena il 13 maggio. Per ragioni di ordine pubblico la partita di Premier è stata così spostata a domenica alle 15, facendo arrabbiare il tecnico spagnolo. «Non voglio più lottare per questo. Quante volte possiamo parlarne? Dobbiamo adattarci quindi… non importa, non combatto i programmi: Uefa, Premier League e così via», ha detto sconsolato ai cronisti in conferenza stampa, «non possiamo giocare sabato a causa dell’Eurovision e non abbiamo abbastanza polizia per gestire due eventi importanti contemporaneamente. Ok, dobbiamo adattarci. Cosa posso fare? Preferiremmo giocare sabato, così potremmo prepararci di più». E poi ha aggiunto: «Sono abbastanza sicuro che la Premier League voglia aiutare le squadre della Premier League, non credo che intenzionalmente ci mettano a disagio. Il problema è il calendario, la quantità di gare e partite. Francia e Germania giocano venerdì, qui è il contrario. La Premier League è più importante, il programma è il programma. Fin dal primo giorno l’ho capito, e non cambierà».

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