Roma, 13 istituti rifiutano l’iscrizione a 4 studenti disabili. Valditara dispone l’ispezione: «Un caso allarmante»
«Un quadro allarmante». Così, il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara ha definito la vicenda dei quattro studenti con disabilità a Roma che sarebbero stati rifiutati o messi in condizione di non potersi iscrivere in 13 licei di Roma. «Interverremo rapidamente per fare piena chiarezza ed effettuare tutte le verifiche necessarie rispetto a una questione così importante e delicata, che merita la massima attenzione», ha detto Valditara disponendo, inoltre, un’ispezione immediata negli istituti coinvolti per fare luce sulle cause che hanno portato all’esclusione dei quattro giovani alunni. La presa di posizione del ministro è arrivata dopo la denuncia presentata dall’esponente del Pd Marco Furfaro, capogruppo dem in commissione Affari Sociali. «Quattro ragazzi con disabilità grave sono stati di fatto esclusi dalla scuola pubblica» ha detto Furfaro, bollando la vicenda come: «Una circostanza gravissima», che lo ha spinto, appunto, a presentare «un’interrogazione a Valditara».
Il racconto di una delle madri
La triste vicenda è stata raccontata da una delle madri di un ragazzo di 15 anni con disabilità cognitiva. «Non mi sarei mai aspettata di vivere una situazione simile. È stata un’odissea. Abbiamo contattato 12/13 licei ma alla fine sono stata costretta a iscrivere mio figlio in una scuola paritaria. Il ministero faccia qualcosa», ha detto all’Ansa. La ragazza spiega all’agenzia stampa di essersi rivolta inizialmente all’Istituto “Emilio Sereni” poiché, come liceo agrario, poteva essere più adatto. Ma a febbraio è arrivato il responso negativo. Da lì, è iniziata l’odissea: «A fronte della legge 104 che prevede che l’alunno disabile abbia il massimo punteggio nelle graduatorie – spiega la mamma di un altro ragazzo – è stata emessa una circolare ministeriale che delega e dà mandato ad ogni singolo Consiglio di istituto di decidere i criteri per avere la precedenza. Il “Sereni” ha rifiutato 3 ragazzi con disabilità perché non appartenenti al “bacino di utenza” della scuola. E la preside è stata sorda a qualunque appello anche da parte dell’Usr», denuncia la mamma. Tanti i licei della Capitale contattati e che hanno rifiutato l’iscrizione dei ragazzi. Tra questi, il “Domizia Lucilla”, il “Vespucci”, l’istituto “Enrico Fermi”, il “Pascal”, il “Calamandrei “e il Liceo scientifico “Farnesina”. Così, le mamme hanno deciso di fare un appello direttamente al ministero dell’Istituzione affinché «questo non accada più e si applichi la precedenza – in teoria già data dalla legge 104 – per le iscrizioni di questi ragazzi. I nostri figli hanno diritto a studiare – sottolinea la mamma -. Per questo, però, servono risorse maggiori per gli insegnanti sostegno. E dei fondi per far sì che le scuole prevedano laboratori e attività idonee».
Leggi anche:
- «Ci fa paura non può venire in gita», il caso dello studente con autismo che ha deciso di lasciare il liceo a Roma
- «Sei come Ebola, ucciditi»: la classe delle medie che rischia l’indagine per stalking e incitazione al suicidio
- «O partiamo tutti, o nessuno». Così gli studenti hanno rinunciato alla gita in Sicilia per non mancare al compleanno della compagna disabile