Lecce, colpo alla Sacra Corona Unita. Sedici arresti nel clan Politi
Sono sedici gli arresti che i carabinieri del Ros di Lecce hanno eseguito stamane nell’ambito della operazione ribattezzata “Filo d’Arianna”. L’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip presso il Tribunale di Lecce su richiesta della locale procura distrettuale antimafia colpisce alcuni membri del noto clan Politi, legato alla Sacra Corona Unita e operante sul versante orientale della provincia di Lecce. In sedici sono indagati a vario titolo per associazione di tipo mafioso, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, vendita acquisto e detenzione di sostanze stupefacenti, autoriciclaggio, intestazione fittizia di beni, detenzione e porto abusivo di armi e munizioni e reati di frode fiscale. Gli arresti sono stati eseguiti in varie città salentine, tra Lecce, Monteroni e Porto Cesareo.
Clan Politi: il sistema delle fatturazioni fantasma
A riorganizzare il clan Politi (colpito duramente in una operazione del 2018) sarebbe stato il 44enne Gabriele Tarantino che, detenuto ai domiciliari, ne avrebbe assunto la reggenza – secondo gli investigatori – curando l’affiliazione di nuovi membri e la definizione delle strategie criminali. Il clan avrebbe condizionato il tessuto economico, infiltrandosi nelle attività produttive locali, tra le quali i settori ittico, balneare e della ristorazione, fino ad arrivare alla creazione fittizia di società (risultate poi intestate a un cittadino di nazionalità albanese, indagato ma non destinatario di misura cautelare) per riciclare i proventi illeciti tramite fatture su operazioni inesistenti. Quanto al traffico di stupefacenti sarebbe emerso come Tarantino avrebbe curato gli approvvigionamenti di stupefacenti destinati al mercato leccese (cocaina, eroina, hashish e marijuana). I rifornimenti erano possibili grazie ai fornitori operanti in Spagna o ad esponenti della citata cosca della ‘ndrangheta “Mammoliti-Fischiante”, attiva in Puglia e in altre regioni italiane.
Clan Politi: tra gli arrestati anche un finanziere
Nell’ambito dell’operazione antimafia di questa mattina, i carabinieri del Ros di Lecce hanno arrestato anche altre due persone, tra cui un finanziere leccese in servizio presso il comando della Guardia di finanza di Brindisi. Nel corso di una perquisizione domiciliare i militari hanno rinvenuto circa cinque chili di cocaina e 300mila euro in contanti.