Bebe Vio si laurea dopo il furto della tesi: «Un nuovo titolo per la mia bacheca»
Alla fine Bebe Vio si è laureata. Nonostante il furto del computer che conteneva la sua tesi di laurea, riscritta poi in tempo record, la campionessa è diventata dottoressa in Comunicazione e Relazioni Internazionali alla John Cabot University di Roma con il lavoro The Rise and Rise of the Paralympic Media Coverage in Italy and Great Britain, analisi di come i media raccontano il mondo paraolimpico in Italia e in Gran Bretagna. Il 29 aprile scorso Bebe lanciò su Instagram un appello al ladro che le aveva aperto l’auto rubandole lo zaino. All’interno c’era il suo pc con la tesi di laurea praticamente finita. Nonostante la richiesta di restituzione, anche in via anonima, la campionessa non ha mai riavuto indietro nulla. Ma non si è persa d’animo, con l’aiuto della amica Becky ha riscritto l’intera tesi. Una vicenda che l’atleta ha raccontato in questi giorni ai suoi follower.
«Seeeee…il mio nuovo “titolo” da mettere in bacheca!», ha esultato ieri la schermitrice sul suo profilo, postando una foto in toga mentre abbraccia i suoi genitori e la sua amica di corso. «Per tutte le notti prima degli esami. Per tutti gli “accetto anche un 18” – ha scritto –. Per tutti i “stavolta non so niente”. Per tutti gli appunti presi (pochi). E tutti quelli chiesti (tanti). Per tutti i gruppi di studio in aula. In biblioteca. In casa. Al bar. Per tutte le domande che non erano nei libri. Per tutti gli spritz post esame. Per tutte le splendide persone che hanno segnato indelebilmente gli anni più belli della mia vita. Per tutti questi motivi è stato un percorso meraviglioso. E stasera è il caso di festeggiare alla grandissima con le persone che mi sono state vicine in questi 5 anni».
Leggi anche:
- Scherma paralimpica, Bebe Vio trionfa in Coppa del mondo a Nimes prima della laurea: «Super felice di questo Oro»
- Bebe Vio mostra le nuove mani bioniche: «Non vedo l’ora di provare a fare tutti i gesti»
- Anna Leonori ha perso gambe e braccia per un tumore che non c’era. L’aiuto di Bebe Vio con le protesi e il processo in arrivo