Partite truccate, terremoto nel calcio ad Hong Kong: arrestata per corruzione un’intera squadra
È un vero e proprio terremoto quello che sta investendo il mondo del calcio a Hong Kong. Al terrine di un’indagine durata un anno ad parte della Commissione nazionale contro la corruzione (Icac), le autorità del Paese hanno infatti arrestato ben 11 giocatori di una squadra della prima divisone. Insieme ad altre 12 persone del club, incluso l’allenatore, sono 23 gli arresti totali eseguiti nell’ambito di un’inchiesta per la presunta organizzazione sistematica di gare truccate. Le accuse contro giocatori e staff comprendono, nello specifico, corruzione e scommesse illegali, ha detto il procuratore Kate Cheuk ieri nel corso di una conferenza stampa, confermando che quella in corso è «la più ampia operazione condotta dall’Icac contro le gare truccate da anni». Secondo la Commissione, le tangenti ai giocatori avversari che accettavano di venire a patti erano fissate da un preciso tariffario: sino a 10mila dollari di Hong Kong per ogni match venduto (poco meno di 1.200 euro), se i “complici” erano davvero abili a celare la loro scarsa performance o a manipolare il risultato. In parallelo, gli architetti del piano scommettevano su quelle partite. L’Icac non ha voluto far sapere quale sia la squadra oggetto degli arresti, ma secondo io media locali si tratterebbe dell’Happy Valley, uno dei club più antichi del Paese.
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