È stato adottato Enea, il bimbo lasciato nella «Culla per la vita» di Milano
Enea ha lasciato la «Culla per la vita» della Mangiagalli di Milano. Il piccolo, affidato la mattina di Pasqua alla clinica del Policlinico nel capoluogo lombardo, è stato accolto – scrive Corriere della Sera – da una coppia di giovani, i quali vivono in Lombardia e avevano concluso l’iter per diventare genitori adottivi. I due sono stati scelti dopo circa un mese dal Tribunale dei minori tra cinque nuclei familiari ritenuti idonei. Fino ad oggi, il bambino è stato accudito dallo staff medico della clinica: «Resterà con noi il tempo tecnico necessario perché il Tribunale dei minori lo possa affidare a una famiglia idonea», aveva detto il direttore della Neonatologia e della Terapia intensiva neonata del Policlinico, il prof. Fabio Mosca. La mamma biologica del neonato nell’affidarlo alla Mangiagalli, gli aveva lasciato una lettera dove lo chiamava Enea. «Ciao, mi chiamo Enea. Sono nato in ospedale perché la mia mamma voleva essere sicura che era tutto ok e stare insieme il più possibile», recitava la lettera trovata il 9 aprile scorso accanto al piccolo. Ma il nome, come avviene in queste circostanze, è stato cambiato per proteggere la privacy del bambino.
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