Emergenza Emilia-Romagna, parla il sindaco di Faenza: «Non avevamo le risorse per evacuare tutti e nemmeno i luoghi per ricollocarli» – La videointervista
La rete cellulare è claudicante. La connessione a internet va meglio: tramite Whatsapp, siamo riusciti a metterci in contatto con il sindaco di Faenza, una delle città più colpite dal cataclisma che si è abbattuto sull’Emilia-Romagna. Massimo Isola racconta a Open i momenti più drammatici che ha vissuto la sua comunità. Ha passato le scorse notti in Comune per amministrare l’emergenza. Un’emergenza alla quale, con le risorse a disposizione, era impossibile rispondere in modo differente: «I danni ai beni materiali erano inevitabili, ma con più uomini delle forze dell’ordine e luoghi dove ospitare le persone da evacuare forse…». Una frase ipotetica che resta sospesa. La catastrofe, spiega il sindaco nella videointervista, trasmette due grandi temi sui quali la classe politica deve interrogarsi e intervenire: come implementare nuove infrastrutture per la messa in sicurezza del territorio e quante risorse investire per immaginare nuovi sistemi di risposta alle emergenze di questo tipo. E conclude con un «te’ bota», che dal romagnolo potrebbe essere tradotto in italiano con un «non arrendiamoci».
La videointervista integrale
Leggi anche:
- Emilia-Romagna, altri 5 morti nel Ravennate: i corpi in trappola nelle case travolte dall’acqua
- Emilia-Romagna, un metro d’acqua nel centro di Lugo. Lo sfogo dei residenti: «Non è passato nessun politico» – Il video
- Alluvione, il racconto del cuoco che ha salvato il bambino e sua madre a Cesena: «L’ho tenuto stretto tra le mie braccia»