Bruce Springsteen sul palco a Ferrara, la bordata della Regione al sindaco: «Sorpresi della conferma, la Protezione Civile oggi serve per altro»
Il tam tam polemico sui social non ha fermato lo show. Questa sera Bruce Springsteen è salito sul palco del Parco Urbano Giorgio Bassani di Ferrara, come previsto, di fronte a circa 50mila fan. Sono in tutto 900 gli addetti per la sicurezza, fra cui 200 delle forze dell’ordine tra polizia, Guardia di Finanza e Vigili urbani, 150 volontari della protezione civile e 62 operatori sanitari del 118, Ausl di Ferrara e Croce Rossa. Ma non sono soltanto molti utenti “semplici” dei social a contestare lo svolgimento dell’evento nel giorno in cui si contano i danni e le vittime del nubifragio che ha colpito l’Emilia-Romagna. È la stessa Regione a storcere il naso, e lo fa sapere in una nota. La vicepresidente delegata alla protezione civile Irene Priolo ha manifestato al Prefetto e al sindaco di Ferrara Alan Fabbri si è infatti detta «sorpresa della scelta di tenere comunque il concerto di Bruce Springsteen e di richiedere l’attivazione del volontariato di protezione civile, stante la gravissima emergenza che sta investendo una vasta parte del territorio regionale».
No alla Protezione civile non comunale
Nel comunicato viene ricordato che la Regione non ha la competenza di poter decidere se tenere o meno il concerto di Ferrara, perché la decisione spetta unicamente al Comune. Che ha deciso di non fare alcun passo indietro. La vicepresidente rivela, però, di aver negato la disponibilità di impiegare per il concerto mezzi e uomini della Protezione civile che non siano volontari comunali, escludendo in ogni caso tutti coloro che dispongano di professionalità funzionali alle attività in emergenza attualmente all’opera. «E questo tanto più nel momento in cui sono impegnate nella gestione dell’alluvione anche risorse provenienti da altre Regioni», conclude Priolo.
Perché il sindaco ha confermato il concerto
Dal canto suo, nelle scorse ore, il sindaco di Ferrara aveva motivato la decisione di confermare l’evento, nonostante i tanti appelli a rimandarlo. «Vista l’enorme complessità non può prevedere rinvii o annullamenti, dopo aver coinvolto migliaia di lavoratori. L’evento vede confluire in città migliaia di turisti provenienti da ogni parte del mondo, che hanno comprato un biglietto aereo, una stanza d’albergo per diversi giorni e si organizzano da tempo per raggiungerci», ha dichiarato Fabbri. Che si è detto comunque dispiaciuto «se qualcuno può aver pensato che Ferrara sia rimasta insensibile alla tragedia in Romagna solo perché non ha annullato il concerto del Boss».
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