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Giorgetti sul caso Juventus: «Se fosse colpevole, andrebbe sequestrato lo stadio»

18 Maggio 2023 - 13:40 Redazione
Secondo il ministro dell'Economia e delle Finanze è tutto il sistema della giustizia sportiva da riformare perché fermo agli anni '60

Il sistema della giustizia sportiva andrebbe «ripensato» secondo il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti che ha risposto ad alcune domande sul caso plusvalenze della Juventus e su come i giudici della Figc abbiano provano ad affrontarlo. «Avevamo confidato che il sistema dello sport riuscisse ad autonormarsi ma è complicato – ha spiegato il ministro – È evidente che il sistema concepito negli anni ’60 non può più funzionare». Uno dei punti critici secondo Giorgetti è sulla terzietà, che per quanto possa essere garantita dalle figure che oggi compongono gli organi di giustizia sportiva della Federcalcio, resta il problema che «non è possibile che vengano nominati insieme a chi vince nelle federazioni».

L’idea del sequestro dei beni

A maggior dell’evento «Vita da campioni» al Foro italico, Giorgetti è poi entrato nello specifico sul caso Juventus «La cosa più antipatica è che i tifosi oggi tifano per il giudice sportivo. Siamo a livelli paradossali. In termini strettamente economici se la Juve ha fatto un falso in bilancio, e sottolineo se, perché devo togliere i punti? Se ragionassi come l’Agenzia delle Entrate o la Finanza sequestrerei lo stadio visto che è l’unica che ha lo stadio di proprietà. Però credo che vada ripensato un po’ tutto il sistema sennò diventa un casino».

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