G7, Kishida apre i lavori: «Rispondere in modo compatto alle crisi globali». L’unità dei leader contro l’asse Russia-Cina – Il video
Il primo ministro del Giappone, Fumio Kishida, ha aperto i lavori del G7 a Hiroshima. Nel suo discorso Kishida ha delineato gli obiettivi che intende raggiungere con i leader dei paesi partecipanti al vertice. In un momento di cambiamento storico e incertezza, l’incontro è un’opportunità per il G7 di dimostrare di essere unito nel rispondere alle molteplici crisi, in termini di clima, pandemia e geopolitica, che il mondo sta affrontando, ha esordito Kishida. Il primo ministro giapponese ha ripercorso due episodi che hanno «riaffermato l’importanza del ruolo del G7 nel mondo»: «durante una visita in Ucraina a marzo, ho visitato la città di Bucha, dove ho visto con i miei occhi le conseguenze delle atrocità della Russia. È stato un duro promemoria che il mondo deve opporsi all’aggressione e difendere lo stato di diritto». Il secondo si è fatto più nitido grazie a una visita in Africa tra la fine di aprile e l’inizio di maggio: «Ho visto come i Paesi che lottano per lo sviluppo economico sono ostacolati dall’aumento dei prezzi e dalla carenza di energia e cibo, crisi causate dall’aggressione della Russia contro l’Ucraina. Queste sfide hanno scosso le fondamenta stesse della pace e della prosperità». Due premesse a cui seguono due obiettivi da raggiungere.
L’aggressione della Russia contro l’Ucraina
Il primo «è dimostrare la nostra forte determinazione a sostenere l’ordine internazionale libero e aperto basato sullo stato di diritto»: «i Paesi vulnerabili hanno più bisogno dello stato di diritto, e che vengano rispettati i principi della Carta delle Nazioni Unite, come il rispetto della sovranità e dell’integrità territoriale, la risoluzione pacifica delle controversie e il non uso della forza. È l’importante presupposto su cui si si fonda la libertà in ambito internazionale». E su questo punto Kishida ha sottolineato l’importanza di «respingere fermamente qualsiasi tentativo unilaterale di modificare lo status quo con la forza o la minaccia di utilizzare armi nucleari, come ha fatto la Russia».
«L’aggressione della Russia contro l’Ucraina – ha sottolineato il premier giapponese – ha messo in discussione i principi fondamentali dell’ordine internazionale. Sono determinato a fare del vertice una pietra angolare per difenderli. Ho invitato il presidente Zelensky a partecipare, e il G7 confermerà il proprio sostegno all’Ucraina, così come le severe sanzioni alla Russia. Il G7 esorterà ancora una volta con forza la Russia a ritirare immediatamente e incondizionatamente le truppe dall’Ucraina. Sono anche determinato a dichiarare che l’irresponsabile retorica nucleare della Russia è del tutto inaccettabile».
Il focus sui Paesi del Global South
Il secondo punto prevede il rafforzamento del raggio d’azione del G7, verso i cosiddetti Paesi del “Global South”: «L’aggressione della Russia ha causato gravi danni alla vita delle persone in tutto il mondo, in particolare nei Paesi in via di sviluppo. Costruire la fiducia con questi Paesi richiede ascolto verso le loro preoccupazioni e occuparsi dei problemi in modo compatto. Con questo proposito, ho invitato i leader di otto Paesi partner, per lo più da quelli chiamati “Global South”, e i capi di sette organizzazioni internazionali al vertice del G7 di Hiroshima per colloqui di scambio e sensibilizzazione».
L’attenzione sull’area dell’Indo-Pacifico
«Questo vertice in Giappone, che è l’unico paese asiatico del G7 – ha proseguito Kishida – è anche un’occasione per concentrarsi sull’area dell’Indo-Pacifico». E il primo ministro nipponico ha sottolineato che il Giappone «sta guidando la crescita globale, ma deve affrontare diverse sfide economiche e di sicurezza: saranno necessarie discussioni approfondite volte a riaffermare il coordinamento del G7 per realizzare una “Free and Open Indo-Pacific” (FOIP). È necessaria una discussione approfondita per allineare i membri del G7 sulle questioni regionali, comprese quelle relative all’Asia orientale come la Cina e la Corea del Nord». In tal senso, l’obiettivo del Giappone è quello «di guidare la comunità internazionale nella direzione della cooperazione e del confronto, anziché verso la frammentazione, rafforzando la cooperazione per realizzare la FOIP. A tal proposito, durante la visita in India, ho recentemente annunciato un nuovo piano per la realizzazione del FOIP».
La questione nucleare
Il primo ministro giapponese, dopo aver sottolineato che «non esiste posto migliore di Hiroshima per esprimere il nostro impegno per la pace nel mondo», ha ricordato che «sono passati 77 anni dai bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki, e voglio inviare un messaggio forte al mondo: gli appelli sul non utilizzo delle armi nucleari non devono essere ignorati». In tal senso, Kishida ha affermato di voler «approfondire le discussioni tra i leader del G7 verso un mondo senza armi nucleari. Per realizzare l’ideale di un mondo senza armi nucleari, ciò che è importante è favorire lo slancio internazionale promuovendo sforzi e modelli realistici e concreti».
La questione energetica
Nel focus del presidente Kishida c’è stato anche ampio spazio per la questione energetica e la transizione verde: «Il G7 deve anche assumere un ruolo guida nel fornire soluzioni per raggiungere una crescita sostenibile. Ciò è particolarmente vero in un momento di incertezza causato da rischi geopolitici, inflazione e altre sfide: il mondo sta affrontando sfide per garantire energia stabile e catene di approvvigionamento resilienti, ma deve anche affrontare i problemi connessi ai cambiamenti climatici». E in tal senso, Kishida ha aggiunto: «Vorrei cogliere l’opportunità del vertice del G7 di Hiroshima per discutere dell’importanza di promuovere la collaborazione pubblico-privata e la cooperazione internazionale, in modo che il G7 possa assumere un ruolo guida nella promozione dello sviluppo sostenibile».
L’interdipendenza economica e la sicurezza energetica
Due temi connessi alla questione energetica sono quelli della resilienza e sicurezza economica che, come sottolineato da Kishida, «per la prima volta nella storia dei vertici del G7 saranno questioni apertamente discusse tra i leader presenti». E il primo ministro nipponico ha poi osservato che «mentre il mondo affronta crisi come la pandemia e l’aggressione della Russia contro l’Ucraina, dobbiamo essere preparati ai rischi per la sicurezza economica, come le interruzioni dell’approvvigionamento di risorse strategiche e le vulnerabilità che derivano dall’interdipendenza economica», tenendo sempre a mente che «i cambiamenti climatici sono una sfida di massima importanza, perché è a rischio la vita e il futuro delle persone in tutto il mondo». E così il pm giapponese ha ricordato che «l’obiettivo di raggiungere l’azzeramento delle emissioni nette di gas serra entro il 2050, sulla base dell’accordo di Parigi, rimane invariato: è essenziale intraprendere i vari percorsi verso la decarbonizzazione, che garantisce la sicurezza energetica, riconoscendo la necessità di utilizzare tutte le fonti e le tecnologie energetiche appropriate, tenendo conto degli eventuali rischi geopolitici».
Gli altri temi in discussione al G7
Tra le altre questioni menzionate da Kishida che verranno affrontate dai leader del G7 vi sono cibo, salute, sviluppo, diritti civili e questioni di genere, governance della tecnologia digitale con un focus particolare sull’AI. E Kishida, al termine del suo intervento, ha concluso: «Mentre la comunità internazionale sta affrontando le molteplici crisi, il vertice del G7 di Hiroshima è una preziosa opportunità per i leader del G7 per esprimere la loro determinazione nel difendere l’ordine internazionale libero e aperto, basato sullo stato di diritto e per offrire soluzioni per garantire un futuro migliore per tutti in stretta collaborazione con i Paesi “Global South” e altri partner. Io, in qualità di presidente del vertice del G7 di Hiroshima, sono determinato a esercitare la leadership verso tali obiettivi».