Ministra brasiliana scippata a Venezia, la doppia beffa: perché non può denunciare il ladro
Chissà se il portafoglio le è stato rubato mentre registrava il video con il quale raccontava ai follower i motivi del suo viaggio a Venezia. Fatto sta che Margareth Menezes, arrivata in laguna per partecipare alla 18esima Biennale di architettura, proprio mentre si trovava su uno dei vaporetti del trasporto pubblico cittadino è stata derubata e se ne è accorta solo tempo dopo, quando ormai il ladro era già lontano. La ministra della Cultura del Brasile, nominata dal presidente Lula, aveva deciso di non approfittare dei servizi privati che le autorità locali le avrebbero messo a disposizione, per vivere Venezia come un cittadino qualunque. Ed è stata però vittima della brutta disavventura, che in poco tempo ha assunto i contorni di una beffa. Perché oltre ad aver subito il furto, lo racconta il Fatto Quotidiano, Menezes non avrebbe potuto neanche sporgere denuncia. Accompagnata alla polizia dall’ambasciatore brasiliano in Italia Helio Ramos, avrebbe infatti scoperto che sarebbe stato inutile presentarla. Come riferisce il Fatto, si tratta di una conseguenza della riforma Cartabia, che impedisce di procedere quando la vittima sia un cittadino proveniente dall’estero che non possa restare in Italia per partecipare all’eventuale processo. E quindi anche se il ladro venisse rintracciato, non si potrebbe dar corso alla procedura giudiziale perché la ministra non potrebbe presentarsi all’udienza di convalida, considerata una condizione necessaria. Dopo l’accaduto, il prefetto Michele Di Bari l’ha voluta incontrare per scusarsi a nome della città
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