Grecia, il centrodestra doppia Syriza ma è senza maggioranza. Mitsotakis punta a nuove elezioni il 25 giugno: «Otterremo l’autosufficienza»
Il centrodestra del premier uscente Kyriakos Mitsotakis si avvia a vincere largamente le elezioni in Grecia svoltesi oggi, domenica 21 maggio. Ma non è detto che avrà i numeri per formare una nuova maggioranza. Secondo i primi dati parziali che arrivano dallo spoglio, con il 40% dei voti scrutinati, il partito Nuova Democrazia è accreditato del 41,1%. Largamente dietro le opposizioni: Syriza, il partito di sinistra guidato dall’ex primo ministro Alexis Tsipras, veleggerebbe attorno al 20%. Ancora più distanti resterebbero invece i socialisti del Pasok, accreditati del 12,5% dei voti. Un successo netto dunque per il centrodestra si governo uscente, ma non tale – se questi numeri fossero confermarti – da avere nel nuovo Parlamento una maggioranza autonoma per formare un governo. E mentre il leader di Syriza Tsipras telefona a Mitsotakis per congratularsi del successo, già aleggia lo spettro di nuove elezioni tra poche settimane.
«Ha vinto la speranza». Ma non abbastanza
Il premier uscente ha incassato quella che appare ormai come una vittoria certa. «I dati delle urne sono chiari: il messaggio è che Nea Dimokratia è autonoma», ha dichiarato Mitsotakis. «La speranza ha sconfitto il pessimismo», ha aggiunto il premier, ribadendo il suo impegno a «lavorare ancora di più per onorare la fiducia» dei cittadini. Poi Mitsotakis ha riconosciuto che difficilmente nel nuovo Parlamento potrà contare su una maggioranza. «La matematica della rappresentanza proporzionale porta a vicoli ciechi», ha aggiunto, lasciando intendere che punta a nuove elezioni, con un diverso sistema elettorale, per formare un governo monocolore. Secondo quanto riportano fonti del partito conservatore al giornale greco Kathimerini, Nuova Democrazia avrebbe già cerchiato in agenda la data delle possibili nuove elezioni, in cui cercare a stretto giro di capitalizzare il successo, arrotondandolo: il 25 giugno. Mitsotakis, è il piano, rinuncerebbe subito al mandato esplorativo per puntare dritto al ritorno alle urne.
«Alle prossime elezioni dimostreremo che quello che hanno voluto i cittadini: l’autosufficienza di Nea Dimokratia, verrà confermata matematicamente», ha detto in serata Mitsotakis, festeggiando la vittoria del suo partito e confermando così l’intenzione di non formare un governo di coalizione, ma di volere tornare al voto a fine giugno con un nuovo sistema elettorale che prevede un bonus di seggi per il primo partito.
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