Berlusconi al Corriere: «Torno a guidare il partito. Renzi? Se vuole allearsi venga nella nostra metà campo»
Il presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi parla per la prima volta dopo il ritorno a casa dal San Raffaele. Nell’intervista che rilascia oggi a Paola Di Caro per il Corriere della Sera il leader ringrazia l’aiuto del cielo e i medici dell’ospedale. E annuncia che tornerà a breve a guidare il partito. Ma lancia anche segnali politici. A Matteo Renzi fa sapere che «dice spesso cose giuste ma fino a quando non ne trarrà le conseguenze politiche, scegliendo la nostra metà campo, non si potrà andare al di là di occasionali convergenze in parlamento». E annuncia anche un rinnovamento del partito per le elezioni europee. «Con il Pd a sinistra e il tramonto del Terzo Polo, che è morto ancora prima di nascere, lo spazio al centro si allarga. E Forza Italia lo presidia con coerenza. Perché siamo gli unici davvero liberali, cristiani, garantisti, europeisti, atlantisti».
Grazie a Marta
Ma nell’intervista c’è spazio anche per gli affetti. E i ringraziamenti: «Marta ha superato sé stessa, mi è stata accanto con una cura e una dedizione senza eguali, spiegabili solo con il grande amore che ci lega. Molte volte ho dovuto pregarla io di riposarsi e di prendersi cura di sé, ma non mi ha lasciato neanche per un minuto. I miei figli, mio fratello, i miei amici mi sono stati anch’essi molto vicini, ogni giorno. Nei momenti difficili l’amore di una famiglia è davvero la cosa più importante. Ma vorrei dire una cosa in più». Cosa? «Ho percepito anche questa volta l’amicizia e l’affetto sincero, a tratti addirittura commovente, di molte persone, anche sconosciute. Tutti i leader politici, di maggioranza e di opposizione, mi hanno rivolto parole di augurio e di incoraggiamento, delle quali sono davvero molto grato. Ma poi c’è stato l’emozionante abbraccio del popolo azzurro, dei militanti e degli elettori di Forza Italia, che mi hanno sommerso di messaggi e di manifestazioni affettuose. Se ho superato bene questo momento difficile lo devo certamente anche a loro».
Il centrodestra
Berlusconi ribadisce anche che i rapporti nel centrodestra «sono assolutamente eccellenti. Giorgia Meloni e Matteo Salvini mi sono stati vicini in queste settimane come dei veri amici, a riprova del fatto che il rapporto fra noi non è solo politico, ma è fatto anche di un profondo legame personale». Mentre il governo deve «continuare sulla strada che abbiamo imboccato nei primi mesi: stabilizzare il taglio del cuneo fiscale anche per far ripartire l’occupazione giovanile, realizzare la riforma fiscale procedendo verso la flat tax, continuare a lavorare per accrescere le pensioni minime fino ad arrivare a 1.000 euro entro la legislatura, porre mano alla riforma della giustizia secondo le linee indicate dal ministro Nordio».
I consensi
L’ex premier sostiene anche che il suo partito sia stato penalizzato «negli anni scorsi dagli effetti di una persecuzione giudiziaria nei miei confronti basata sul nulla e conclusa con una serie di assoluzioni, ma che ci ha gravemente danneggiato sul piano dell’immagine». Probabilmente si riferisce anche all’inchiesta di Firenze sulle stragi del 1993 in cui si parla di una sua foto con Giuseppe Graviano. Poi anche lui si lascia andare a una profezia: «L’Italia, il Paese che amo, ha un grande futuro, perché il nostro è un popolo strdordinario, capace di veri miracoli. Ma abbiamo anche grandi problemi da risolvere, a cominciare da una povertà diffusa davvero inaccettabile e dalla difficoltà per i giovani a costruirsi un futuro. Dobbiamo riformare la giustizia, snellire la burocrazia, modernizzare le infrastrutture. Dobbiamo insomma rendere il nostro Paese attrattivo per chi lavora e per chi crea lavoro. Per il resto, siamo già il Paese più bello del mondo».
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