Netflix, anche in Italia gli account condivisi diventano a pagamento: ecco come funziona e quanto costa
Da mesi Netflix lo annuncia. Dopo le prove effettuate in Sudamerica, la nuova politica sugli account condivisi arriva anche in Italia. Il gigante dello streaming intenzionato a fare cassa introduce il concetto di “nucleo domestico”. Al suo interno, non cambierà nulla. Chi invece non ne fa parte, ma riceve la password gratuitamente da parenti e amici, dovrà pagare 4,99 euro al mese per poter continuare a guardare le proprie serie preferite. Secondo i calcoli di Netflix, si tratta di 100 milioni di persone in tutto il mondo. Contemporaneamente all’Italia, il servizio di streaming introduce la novità in un totale di 100 Paesi e ne dà notizia agli utenti con un’email inviata direttamente a loro.
Il nuovo sistema
«L’account Netflix è destinato a un unico nucleo domestico, ovvero a te e a chi vive con te. Tutte le persone che fanno parte del tuo nucleo domestico guarderanno Netflix dove desiderano (a casa, in movimento, in vacanza) e usufruiranno di nuove funzionalità come Trasferisci profilo e Gestisci accessi e dispositivi», si legge nel corpo del messaggio. La compagnia quindi suggerisce ai proprietari dell’account di estromettere tutti quei dispositivi che, stando ai bilanci di chi versa regolarmente la propria quota, non dovrebbero essere connessi. Netflix invita anche a cambiare la password. A questo punto, il servizio di streaming aggiunge: «Se vuoi condividere Netflix con chi non fa parte del tuo nucleo domestico, puoi utilizzare la funzionalità Trasferisci un profilo. Chiunque utilizzi il tuo account può trasferire il proprio profilo su un nuovo abbonamento a pagamento».
Gli esperimenti riusciti
Il costo di questo nuovo abbonamento è appunto di 4,99 euro al mese. Una scocciatura per molti, ma che quantomeno non dovranno pagare gli otto dollari al mese chiesti negli Usa. O i sei euro al mese chiesti a spagnoli e francesi. La pay-tv si dice fiduciosa che chi si appoggia ad account altrui decida di fare il cambio. La decisione arriva in seguito ai test effettuati in America Latina dove – riferisce Netflix – la nuova politica ha portato solo vantaggi. «All’inizio ci sono state delle cancellazioni. Poi le persone che usavano credenziali prese in prestito creano i propri account e aggiungono profili, e noi guadagniamo terreno in termini di abbonamenti e ricavi», ha spiegato Greg Peters, uno degli amministratori delegati di Netflix.