Il Gip e gli sciacalli dell’alluvione in Emilia-Romagna: «Hanno sfruttato l’emergenza per arricchirsi»
I due cittadini albanesi arrestati a Fornace Zarattini, frazione a ridosso di Ravenna, devono restare in carcere. Sono accusati di aver rubato 5.500 euro a una coppia di ultrasettantenni alluvionati. Il giudice per le indagini preliminari ha convalidato l’arresto chiesto dal pubblico ministero Angela Scorza per l’episodio di sciacallaggio. Per il gip la loro è stata un’azione spregiudicata e risoluta, che ha sfruttato una «emergenza collettiva per bieche finalità veniali». Gli arrestati sono Martin Faqolli, idraulico 39enne e sin da bambino residente nella città romagnola, e la moglie Valde Dudi, casalinga di 33 anni.
Il 39enne si è assunto la responsabilità dell’accaduto sostenendo di essere andato con la consorte con l’intenzione di aiutare ma di aver poi ceduto ala tentazione trovando quei soldi in una borsa messa ad asciugare. La moglie ha sostenuto di non essere stata al corrente del furto. Per il Gip sono invece entrambi responsabili: la donna avrebbe preso i soldi nascondendoli in una borsa frigo e l’uomo avrebbe partecipato alla successiva sottrazione.
Il Gip ha inoltre messo in evidenza la gravità di un fatto che «travalica il solo importo di danaro razziato» e che ha destato “pesante allarme nella comunità cittadina”. I due devono rispondere in concorso di furto in abitazione pluriaggravato dalla ↔minorata difesa dei due anziani saccheggiati» e dal contesto di estremo disagio.
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