Il ministro Valditara in ospedale dalla prof aggredita in classe: «Serve lo psicologo nelle scuole» – Il video
«Ho voluto esprimere la vicinanza mia e dell’intero governo alla professoressa aggredita, una professoressa che ha fatto in modo esemplare il suo dovere nei confronti di un ragazzo che aveva già dimostrato qualche problematicità in passato. Voglio che si colga l’occasione per riflettere sull’introduzione dello psicologo a scuola: è un momento particolarmente difficile, il disagio dei ragazzi, anche a seguito del Covid, è molto aumentato». Sono le parole del ministro per l’Istruzione e per il Merito Giuseppe Valditara che ha fatto visita all’ospedale di Legnano, in provincia di Milano, all’insegnante di italiano Elisabetta Condò, accoltellata nella mattinata di oggi, 29 maggio, da uno studente 16enne durante una lezione presso l’Istituto Emilio Alessandrini di Abbiategrasso. La condizioni della docente non sono gravi: i medici che l’hanno soccorsa hanno saturato le ferite inferte dallo studente 16enne sull’avambraccio, mentre i medici stanno valutando se sottoporla a un eventuale intervento chirurgico.
Valditara: «Dati inquietanti sulle aggressioni ai docenti: non è più tollerabile»
Prima dell’episodio di oggi, ospite della trasmissione Porta a Porta, il ministro Valditara aveva posto l’accento sul fenomeno crescente delle aggressioni nei confronti degli insegnanti: «Abbiamo dati abbastanza inquietanti su questo fenomeno, cioè di docenti che vengono aggrediti. E abbiamo già interessato l’avvocatura dello Stato in diversi casi, per mettere a disposizione la difesa legale: è un bollettino di guerra non più tollerabile». E il ministro ha aggiunto: «Non riesco a immaginare come un insegnante possa essere aggredito in una classe: questo testimonia un problema sociale rilevante e è in parte anche conseguenza di quello che è successo negli anni passati con il Covid, in quanto, la didattica a distanza ha rotto le relazioni umane. La scuola è invece una grande comunità educante e il rapporto di personalizzazione è decisivo». Lo scorso febbraio, il ministero per l’Istruzione aveva inviato a tutte le scuole italiane una circolare in cui si invitavano i dirigenti scolastici a segnalare episodi di violenza nei confronti dei docenti agli uffici scolastici regionali per poi inoltrarli eventualmente al ministero dell’Istruzione stesso.
M5s: «Psicologo a scuola? Il governo rifinanzi la misura»
Subito dopo le parole del ministro Valditara sull’introduzione dello psicologo a scuola, è montata la polemica politica, con il M5s che ha accusato il governo di non aver rifinanziato la misura. Gli esponenti pentastellati in commissione Instruzione alla Camera hanno diramato una nota in cui scrivono: «Se il ministro Valditara avesse voluto sostenere l’introduzione dello psicologo nelle scuole avrebbe potuto e dovuto agire diversamente nei mesi scorsi». Nel comunicato, gli esponenti pentastellati sottolineano che «con il M5S al governo sono state investite risorse specifiche consentendo l’attivazione presso le scuole di specifici servizi di supporto psicologico». E dopo aver rievocato la posizione favorevole del M5s al Bonus psicologo, «come misura generale», gli esponenti del MoVimento 5 Stelle proseguono: «Purtroppo a oggi, con il governo di cui fa parte Valditara, non risulta che la specifica norma per il servizio psicologico nelle scuole sia stata rifinanziata, avendo scaricato sulle scuole la possibilità, in caso di sussistenza di risorse, di attivarlo. Inoltre le risorse del fondo per il bonus psicologico generale sono di molto inferiori a quelle precedentemente stanziate». Il comunicato degli esponenti pentastellati si conclude con l’invito al ministro Valditara, ma esteso a tutto l’esecutivo, «di dare seguito a quanto detto oggi ponendo rimedio a questi passi indietro e chiedendo alla maggioranza di sostenere le proposte di legge sul tema in Parlamento, come quelle depositate dal M5S alla Camera e al Senato».
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