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Mattarella arriva Emilia-Romagna: la visita del Capo dello Stato per sostenere gli abitanti delle zone alluvionate – I video

30 Maggio 2023 - 17:42 Redazione
Il Capo dello Stato ha visitato il borgo di Modigliana, Forlì e Cesena. Nel pomeriggio sarà a Lugo, Ravenna e a Faenza, dove renderà omaggio ai volontari, a quanti hanno contribuito a coordinare i soccorsi e concluderà la visita con un incontro con i sindaci dei comuni colpiti dall'alluvione

«Se ci vedete in ginocchio è solo per allacciarci le scarpe» si legge in un manifesto affisso sulle colline nel comune di Modigliana, in provincia di Forlì, dove ha preso il via la visita del presidente della Repubblica Sergio Mattarella nella Romagna dissestata dalle alluvioni dei giorni scorsi. Dopo essere atterrato a Forlì, dove è stato accolto dal presidente della regione Stefano Bonaccini e dal sindaco Jader Dardi, il Capo dello Stato ha sorvolato in elicottero le aree colpite dalle alluvioni. A seguire, il presidente della Repubblica ha visitato il piccolo borgo di Modigliana, poi poi ritornare a Forlì, dove ha portato i propri saluti ai volontari impegnati nell’emergenza e incontrare la cittadinanza. In piazza Saffi, in un breve discorso, Mattarella ha sottolineato: «Tutta l’Italia vi è vicino, non sarete soli in quest’opera importante, che deve essere veloce». Successivamente Mattarella ha visitato il centro di raccolta di beni di prima necessità creato nella palestra della scuola Don Milani di Cesena. Alle 15.20 il Capo dello Stato sarà a Ravenna, dove incontrerà una delegazione dei coordinatori che hanno contribuito a gestire le operazioni d’emergenza per mettere in sicurezza persone e, per quanto possibile, evitare che la situazione potesse degenerare ulteriormente sul profilo della sicurezza del territorio. Per il pomeriggio è prevista anche una visita a Lugo al teatro Rossini, fortemente danneggiato. La visita del Capo dello Stato si concluderà a Faenza, dove il presidente Mattarella incontrerà i sindaci di tutte le città colpite dall’alluvione.

Quirinale | Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con Stefano Bonaccini in occasione della visita alle zone alluvionate dell’Emilia-Romagna

Cesena

Dopo Forlì, Mattarella ha fatto tappa a Cesena, dove era stato in visita lo scorso 2 maggio, prima dell’alluvione. A Cesena è stato accolto dal sindaco Enzo Lattuca, che ha ringraziato per «il suo impegno, per quello che ha fatto, e anche per l’inventiva…», dai volontari e dai bambini e giovani della scuola “Don Milani”, nella cui palestra è stato creato un centro di raccolta e smistamento di beni di prima necessità (cibo, farmaci, indumenti, ndr) non appena scattata l’emergenza. Il Capo dello Stato è stato accolto da un clima festoso, con i bambini e i volontari che han cantato Romagna mia ed esposto lo striscione “I care“, il motto di Don Milani. Nelle celebrazioni per il centenario a Barbiana, due giorni fa, Mattarella aveva sottolineato l’importanza dell’opera di Don Lorenzo Milani: «Diceva ‘I care’ e il suo motto è divenuto universale, è motto di chi rifiuta l’egoismo e l’indifferenza» e sottolineando come nella scuola e l’istruzione «il merito non è l’amplificazione del vantaggio di chi già parte favorito. Merito è dare nuove opportunità a chi non ne ha, perché è giusto, e anche per non far perdere all’Italia talenti preziosi se trovano la possibilità di esprimersi, come a tutti deve essere garantito».

Forlì

«Non sarete soli in questa opera importante di ricostruzione che deve essere veloce. C’è l’esigenza che si rilanci, è un’esigenza nazionale e potete essere certi che ci sarà tutto l’appoggio costante». Sono le parole del Capo dello Stato nel suo discorso in piazza Saffi a Forlì. «In questo – ha proseguito Mattarella – potete essere certi che ci sarà tutto il consenso e l’appoggio costante non soltanto in questi giorni ma anche nel prosieguo. Questo lavoro da fare velocemente richiederà molto sforzo, richiederà impegno ma non sarete soli in questo. Complimenti per la resistenza, e auguri».

Modigliana

A Modigliana il Capo dello Stato ha incontrato le istituzioni e i 4.500 abitanti del piccolo borgo rimasti isolati a causa delle frane nelle ore successive all’alluvione. Dopo aver sorvolato l’area in elicottero, accompagnato dal presidente della Regione Bonaccini, durante la visita a Modigliana Mattarella è stato accolto da applausi e, camminando nelle vie del piccolo centro ha rotto il protocollo, fermandosi a parlare e ad ascoltare le testimonianze dei residenti.

La visita del Presidente

Il presidente ha proseguito poi la sua visita alle zone alluvionate, passando da Ravenna dove ha raggiunto la Prefettura e si è poi trattenuto a parlare con degli agricoltori. «Tutti voi avete dovuto affrontare un fenomeno imprevedibile e di dimensioni inimmaginabili, con numeri impressionanti ed invece, al contrario, il tempo delle decisioni e degli interventi era estremamente breve. Avete dovuto definire e progettare interventi risolutivi anche con molto coraggio per contenere un fenomeno così imprevedibile. È stato fatto tutto con grande maestria ma soprattutto con grande generosità e di questo intendo ringraziarvi», ha detto Mattarella in Municipio, «immagino bene la tensione di quelle ore e di quei giorni in cui non c’è stato riposo, nessuna pausa. La fatica deve essere stata davvero immane. Le condizioni climatiche sono sempre più preoccupanti e il nostro Paese dovrà preoccuparsi di organizzare delle difese preventive per fenomeni di questo genere, più di quanto non sia avvenuto sin qui». Il Presidente ha quindi raggiunto Lugo e poi Faenza, dove ha incontrato i sindaci. «Sono accanto al governo per sostenere senza pause né incertezze una ripresa piena: le istituzioni nazionali hanno questo obiettivo», ha scandito il Presidente. Il sindaco di Faenza Massimo Isola lo ha ringraziato per la sua presenza nella regione: Abbiamo bisogno di nutrirci del suo spirito repubblicano, ce la stiamo mettendo tutta, con poche lamentele e tanto lavoro. «La sua visita ci trasmette energia preziosa che, glielo promettiamo, sapremo mettere a valore».

Video: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev

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