Meloni ai sindacati, la promessa di nuovi tagli all’Irpef per chi guadagna meno. Landini: «Avanti con lo sciopero» – Il video
Giorgia Meloni ha incontrato i sindacati (Cgil, Cisl, Uil, Ugl, e Confsal) a Palazzo Chigi e ha annunciato di aver intenzione di ampliare «sensibilmente» il primo scaglione dell’Irpef, ovvero quello più basso, con l’obiettivo di coinvolgervi più lavoratori. Lo scorso anno il 41% dei contribuenti italiani ha dichiarato redditi entro i 15mila euro lordi l’anno e il 13,5% tra i 15mila e il 20mila. Pertanto sarebbe questa la fascia a cui andrebbero i benefici. Nel dialogo con le parti sociali il Governo ha fatto sapere che vuole garantire la progressività del nuovo sistema fiscale con nuove deduzioni per i lavoratori. I temi sul tavolo sono molti: dal Pnrr alla sanità, passando per i fringe benefit, l’inflazione e le pensioni. «Le mobilitazioni di maggio hanno prodotto questa convocazione del governo e questa disponibilità, che prima non c’era, a fissare tavoli specifici», riconosce Maurizio Landini che però dà un parere negativo sull’incontro. «I risultati non ci sono stati, non hanno dato risposte alle nostre rivendicazioni, quindi per quello che ci riguarda bisogna proseguire la mobilitazione», ha aggiunto il segretario generale della Cgil ricordando la mobilitazione del 24 giugno con le associazioni.
Pensioni
Meloni fa sapere che il primo tavolo sarà sugli anticipi pensionistici. Si lavorerà sul rafforzamento del sistema previdenziale, con particolare riguardo alle pensioni future. «Dobbiamo garantire la tenuta del sistema ed evitare il manifestarsi di una bomba sociale nei prossimi decenni», ha detto la premier. Anche se, stando a quanto si apprende, non ha specificato dove verranno trovate le risorse per questi interventi.
Contratti di lavoro
La premier ha parlato di contratti di lavoro, annunciando di voler incentivare quelli a tempo indeterminato, soprattutto per quanto riguarda l’occupazione femminile. L’obiettivo è riuscire a colmare il gap del nostro Paese rispetto alla media europea. «I nostri provvedimenti si sono quindi concentrati soprattutto sui fragili, sulle donne, sui giovani e sui percettori del reddito di cittadinanza», ha detto Meloni. Inoltre, il Governo ha intenzione di istituire un a Palazzo Chigi un osservatorio governativo sul tema del potere d’acquisto: salari, monitoraggio dei prezzi e della politica dei prezzi, controllo dell’attuazione e degli effetti dei provvedimenti.
Sanità
Per quanto riguarda la sanità, la presidente del Consiglio ha fatto presente che vi è un rifinanziamento di oltre 15 miliardi, che richiede però un approfondimento. A suo avviso, «è una grande occasione per migliorare il nostro sistema sanitario con strumenti che ci consentano di migliorare il sistema e non immaginare cattedrali nel deserto. Su questo è importante che ci sia un’interlocuzione molto seria».
Fringe benefit
Meloni ha annunciato che l’intenzione è quella di «rendere strutturale il tema dei fringe benefifit e la detassazione del contributo del datore di lavoro per i lavoratori ai quali nasca un figlio». A suo avviso sono strettamente connessi i temi relativi al sistema previdenziale e quello delle persone al lavoro. «È inutile pensare a come ottimizzare il sistema previdenziale, se abbiamo sempre meno persone in età lavorativa», ha sottolineato la premier al vertice coi sindacati.
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