«Rischio estinzione con l’intelligenza artificiale come con una pandemia o una guerra nucleare», l’avvertimento dei pionieri dell’AI
Le profezie catastrofiche su tutto ciò che potrebbe andare storto con l’intelligenza artificiale non sono certo una novità. Questa volta, però, a lanciare l’avvertimento sono i principali esperti del settore, insieme alle aziende coinvolte in prima persona nello sviluppo di questi software. Sul sito del Center for AI Safety oggi è comparsa questa dichiarazione: «Mitigare il rischio di estinzione per mano dell’intelligenza artificiale dovrebbe essere una priorità globale insieme ad altri rischi su scala sociale come le pandemie e la guerra nucleare». Un messaggio tanto conciso quanto diretto, che porta la firma dei pionieri dell’AI: Sam Altman, ceo di OpenAI, Demis Hassabis, ceo di Google DeepMind, e Dario Amodei, ceo di Anthropic. Insieme a loro anche una lunghissima lista di esperti, studiosi del settore e docenti universitari. È il caso, per esempio, di Geoffrey Hinton, il cosiddetto «padrino dell’IA» che già aveva fatto parlare di sé per aver abbandonato il ramo di Google che si occupa proprio di intelligenza artificiale.
La scorsa settimana, Sam Altman – l’ideatore del popolarissimo chatbot ChatGPT – aveva ammesso di fronte al congresso americano la necessità di avere regole certe per il settore dell’AI. Altrimenti, aveva avvertito il ceo di OpenAI, c’è il rischio concreto che questi sistemi possano «fare davvero del male al mondo». Michael Osborne, professore di machine learning all’Università di Oxford e firmatario della dichiarazione pubblicata oggi dal Center for AI Safety, ha commentato così la sua scelta: «È davvero notevole il fatto che così tante persone abbiano firmato questa lettera. Questo dimostra che c’è una diffusa presa di coscienza, tra chi di noi lavora nel campo dell’AI, che i rischi esistenziali sono una preoccupazione concreta», ha detto Osborne al Guardian.
May 30, 2023
Credits foto: PIXABAY/Tung Nguyen
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