No! Non esiste un’intercettazione tra Bill Gates e Roberto Speranza per usare il polonio sugli italiani
Ancora una volta ci troviamo a fare i conti con una presunta prima pagina del quotidiano La Verità. Avevamo, infatti, già smentito la copertina sulla quale troneggiava il titolo: «2022: 857mila italiani morti per malori improvvisi. I giornali hanno ricevuto l’ordine di tacere». Adesso è il turno di un confuso articolo di denuncia su una chiamata che sarebbe intercorsa tra Bill Gates e l’ex ministro della salute Roberto Speranza.
Per chi ha fretta:
- Sta circolando sui social una presunta prima pagina del quotidiano La Verità
- Su di essa spicca il titolo: «Intercettazioni Speranza-Bill Gates: “Io userei il polonio per finire il lavoro in 6 mesi”. Bill: “Meglio un vaccino letale”»
- In realtà un numero con questa copertina non è mai uscito: la scritta è stata photoshoppata sulla prima pagina del 19 aprile, che in realtà riportava un titolo ben diverso
Analisi
«Bill Gates vorrebbe usare il Polonio per sterminare il popolo italiano… Meditate gente…». Queste parole accompagnano la condivisione della prima pagina sopracitata. In essa, appare un presunto titolo che recita: «Intercettazioni Speranza-Bill Gates: “Io userei il polonio per finire il lavoro in 6 mesi”. Bill: “Meglio un vaccino letale”». Nel sottotitolo, al di sopra di un fotomontaggio dei volti dei due protagonisti con la scritta in verde fluo «Volevano sterminare il popolo italiano», leggiamo un lungo testo. «Mentre le ambulanze portavano i pazienti con il raffreddore a farsi uccidere a sprangate dai medici in ospedale, Speranza e Bill sceglievano il modo più efficace per sterminare la popolazione, ma i nostri lettori avevano già capito tutto. Ti sei vaccinato? Ora muori». Una conversazione che sembra uscita dal dialogo tra due cattivi Disney. E che, come vedremo, il quotidiano citato non ha mai menzionato.
Anche stavolta, come nel caso precedente e (probabilmente) senza che sia un fatto casuale, la data che dovrebbe indicare quando tale numero sarebbe uscito in edicola è sfocata e non facilmente distinguibile. Ma anche stavolta, come nel caso precedente, i titoli del numero pubblicato sono rimasti inalterati. E così, attraverso una banale ricerca su Google, scopriamo che la data di uscita della presunta indiscrezione-bomba è quella del 19 aprile. Prendendo la prima pagina, infatti, notiamo gli stessi articoli che compaiono nella foto citata: a destra, l’editoriale di Maurizio Belpietro dal titolo «I migranti salveranno pensioni e Pil? Solita menzogna». A sinistra, l’articolo dal titolo: «Dopo tre anni niente extra decessi nella Ue. Ma non da noi». E al centro, nessun riferimento a Bill Gates, ma il titolo: «Vaccino pericoloso, lo sequestro. Ma Speranza provò a fermare il Pm». Al di sotto, possiamo leggere anche il reale sottotitolo: «Il ministro e il capo dell’Aifa fecero pressioni per non danneggiare la campagna. La risposta: “C’è un tasso di mortalità quantomeno anomalo, non possiamo rischiare che le dosi di questo lotto causino altri danni».
Il caso
La Verità cita un documento, mostrato dalla trasmissione televisiva “Fuori dal Coro“, firmato e inviato dall’allora direttore dell’Aifa Nicola Magrini al procuratore di Siracusa sul caso del decesso del sottufficiale della Marina militare Stefano Paternò, deceduto a seguito della somministrazione del vaccino AstraZeneca. Bisogna dire che il lotto del vaccino venne sequestrato e dissequestrato, ritenuto non guasto né nocivo: «È bene però precisare – sottolinea la Procura – anche al fine di evitare la diffusione di fake news o la strumentalizzazione della notizia in chiave antivaccinale, che ciò non implica affatto un problema di sicurezza del vaccino AstraZeneca/Vaxzevria, tanto che le fiale sono già state dissequestrate, dopo che il lotto ABV2856 somministrato a Paternò è stato analizzato, insieme con altri sei lotti, dall’Istituto Superiore di Sanità e dal corrispondente istituto olandese (RIVM) che aveva rilasciato l’autorizzazione alla commercializzazione del vaccino». La Procura di Siraccusa chiese l’archiviazione del procedimento penale per omicidio colposo a carico di Lorenzo Wittum, rappresentante legale di AstraZeneca. Il decesso del sottufficiale venne ricondotto a una «risposta immunitaria esagerata» in quanto era positivo asintomatico alla Covid senza saperlo.
Conclusioni
Il quotidiano La Verità non ha pubblicato in prima pagina un articolo che parlava di una presunta telefonata diabolica tra Bill Gates e Roberto Speranza. Il titolo in questione risulta photoshoppato sul numero realmente pubblicato lo scorso 19 aprile.
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