Dove è stato trovato il cadavere di Giulia Tramontano a Senago: Alessandro Impagnatiello indagato anche per aborto non consensuale
Dalla casa in cui abitavano Giulia Tramontano e Alessandro Impagnatiello in via Agostino Novella a Senago fino a via Monte Rosa ci sono 650 metri. Si percorrono in due minuti con l’automobile o in sei a piedi. Proprio qui, nascosto in un lembo di terra dietro ai box di una palazzina è stato ritrovato il cadavere di Giulia. Mentre Impagnatiello ha confessato l’omicidio della fidanzata incinta di sette mesi. Adesso il barman dell’Armani Bamboo di via Manzoni a Milano è indagato per omicidio, occultamento di cadavere e interruzione di gravidanza non consensuale. Secondo le prime informazioni a portare i carabinieri sul luogo del ritrovamento del cadavere è stato proprio Impagnatiello. Che ha accompagnato i militari in via Monte Rosa a Senago, nel lembo di terra vicino ai box. Il corpo era nascosto in un’intercapedine.
Le indagini
Nella via c’è anche un parco verde che si chiama Giardino della Pace. Il parco si raggiunge dall’entrata di via Cavour. Impagnatiello ha ucciso Tramontano dopo che lei ha scoperto un’altra relazione del barman. Intrecciata con una cittadina americana anche lei dipendente del bar milanese. La donna sarebbe rimasta incinta del barman – che ha già una figlia di sei anni frutto di un’altra relazione – e avrebbe abortito. Sabato 27 maggio c’è stato un incontro a tre. Sembra voluto dall’americana. Nell’occasione è emerso che all’americana Impagnatiello diceva che Giulia aveva problemi mentali. Le indagini ora puntano sulla ricerca di un eventuale complice. Forse un amico. Ieri Impagnatiello è arrivato in via Novella sul suo suv, un T-Roc Volkswagen bianco. All’interno gli uomini del Ris avevano già iniziato i rilievi.
La ricostruzione
Secondo gli inquirenti Impagnatiello avrebbe usato il Suv per disfarsi del cadavere. Per questo nell’auto sono state trovate tracce di sangue. Per l’ipotesi degli inquirenti il barman avrebbe scritto gli ultimi messaggi su Whatsapp inviati all’amica e alla famiglia da Giulia. Poi avrebbe atteso la notte per portare il cadavere nell’area sterrata di via Monte Rosa. Avrebbe seppellito lì il cadavere e sarebbe tornato a letto. Il giorno dopo sarebbe uscito alle 7 di mattina per andare a lavoro. Rientrato alle 17, ha dato l’allarme sostenendo che Giulia si fosse allontanata volontariamente. La sparizione del passaporto e dei 500 euro, in questa ottica, facevano parte del suo piano per farla franca.
L’immagine
Ci sarebbe anche un’immagine che lo ritrae mentre esce di casa tra sabato e domenica. Se la ricostruzione è esatta, Impagnatiello dovrebbe avere con sé in questa foto il cadavere di Tramontano. I cani molecolari hanno ricevuto gli indumenti della ragazza per seguire la traccia. I militari, i vigili del fuoco e la Protezione Civile hanno cercato Giulia nelle campagne dell’hinterland, nel canale Villoresi e nei due canali più piccoli che scorrono in quella zona, il Pudiga e il Garbogera. I sommozzatori hanno dragato le acque del Seveso. Un elicottero ha sorvolato la zona per tutto il giorno. All’inizio delle indagini Impagnatiello aveva fornito un indirizzo del luogo in cui si sarebbe trovata Tramontano, viva. L’indirizzo è risultato inesistente. Ieri una traccia aveva portato i cani fino al parco delle Groane. La verità era più vicina.
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