La querelle tra Corte dei conti e governo continua. I magistrati: «Siamo preoccupati per le decisioni sul Pnrr»
Da Bruxelles, la mattina del 2 giugno, sono arrivate delle riserve sull’emendamento del governo italiano che limita il controllo concomitante della Corte dei conti sull’attuazione del Pnrr. Poco dopo le dichiarazioni di un portavoce della Commissione europea, è l’Associazione dei magistrati contabili a rilanciare la querelle con l’esecutivo guidato da Giorgia Meloni. Lo fa attraverso una nota: «L’Associazione magistrati della Corte dei conti continua a esprimere preoccupazione per la decisione del governo di limitare le funzioni di controllo concomitante sul Piano nazionale di ripresa e Resilienza e di prorogare lo scudo erariale, le cui ragioni fondanti legate all’emergenza sono venute meno. Protrarre l’esclusione della responsabilità per colpa grave commissiva pone rilevanti dubbi di costituzionalità e di compatibilità con la normativa eurounitaria e genera un clima di deresponsabilizzazione, che non rafforza, ma depotenzia, l’efficacia dell’azione amministrativa».