Corte dei conti e Pnrr, l’altolà europeo: «Garantire controlli efficaci»
Dopo l’approvazione in commissione del decreto Pa che include l’emendamento destinato a limitare il controllo concomitante della Corte dei conti sull’attuazione del Pnrr arriva la prima frenata da parte di Bruxelles. «Noi abbiamo un accordo con l’Italia sulla necessità di avere un sistema di controlli efficace per quanto riguarda la spesa dei fondi del Pnrr ed è responsabilità delle autorità italiane che questi enti siano in grado di lavorare», ha detto un portavoce della Commissione Europea rispondendo a una domanda proprio sulle misure intraprese dal governo Meloni nei confronti della Corte dei Conti. «Le autorità italiane hanno istituito un ente ad hoc responsabile del controllo dei fondi del Pnrr, monitoreremo con grande attenzione cosa prevede la bozza di legge al riguardo della Corte dei Conti», è stata la conclusione.
Dopo l’annuncio di giorni fa, l’emendamento ha iniziato il suo iter con l’approvazione all’interno del decreto Pa nelle commissioni riunite Affari costituzionali e Lavoro della Camera. Ieri, però, sul tema dei controlli che potrebbero rallentare l’iter del Recovery plan è intervenuto il presidente della Corte dei Conti,Guido Carlino. Secondo il magistrato, «Il controllo concomitante in corso di gestione ha un valore propulsivo» e «tende ad accelerare i tempi dell’azione» amministrativa. Carlino ha anche spiegato che «la Corte ha anche altri strumenti di controllo sul Pnrr». La magistratura contabile «si rimette» dunque «alla scelta del legislatore».
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