Giulia Tramontano, le telecamere hanno ripreso Impagnatiello con guanti e teli: così si è spostato dopo aver ucciso la compagna – Le foto
Nell’inchiesta su Giulia Tramontano, la 29enne uccisa dal fidanzato Alessandro Impagnatiello, spuntano le immagini delle telecamere di sorveglianza nei pressi dell’abitazione di via Novella a Senago che nella notte del delitto e il mattino seguente hanno ripreso gli spostamenti del femminicida. L’analisi delle riprese serve agli inquirenti anche per provare a identificare se il 30enne reo confesso abbia realmente agito da solo. Impagnatiello durante l’interrogatorio avrebbe taciuto su alcuni elementi, tra cui questi spostamenti. «Appare alle ore 3.22 e si può notare dalle riprese che l’uomo custodisce, sotto l’ascella sinistra, un involucro verosimilmente di lenzuolo bianco o plastica delle dimensioni di 50 cm circa», scrive la pm Alessia Menegazzo nel verbale del fermo, riportato da Repubblica. «A piedi, quindi il giovane si dirige verso la sua autovettura parcheggiata, vi entra per pochi secondi, per poi riuscirne, chiudere con dispositivo elettronico e rincasare sempre custodendo l’involucro», prosegue.
Gli spostamenti del femminicida
Quei frame risalgono a poco dopo l’omicidio, quando l’uomo avrebbe tentato di disfarsi del cadavere e delle prove. E dopo aver già cercato su internet come sbarazzarsi del corpo e aver ideato un alibi mandando messaggi finti dal suo cellulare e da quello della vittima. «Alle ore 7.01 si nota Impagnatiello uscire dal complesso residenziale ma non dal passaggio pedonale quanto, piuttosto, dal cancello carraio, con uno zaino in pelle marrone in spalla. Si dirige verso la sua autovettura e dopo aver aperto il cofano automatico lascia lo zaino al suo interno», spiega la pm. «Richiuso il bagagliaio, quindi, lo stesso rientra dal carraio per poi riuscirne alle successive ore 7.08 tenendo con la mano sinistra due involucri, verosimilmente di plastica, rispettivamente di tonalità chiara trasparente il più piccolo e trasparente giallo chiaro il secondo più grande, all’interno del quale si può notare un agglomerato di materiale compatibile con un mucchio di vestiti», conclude nel verbale.
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