Giulia Tramontano, domani i rilievi della Scientifica nella casa di Senago. Impagnatiello indica agli inquirenti dove trovare l’arma del delitto
L’arma del delitto usata da Alessandro Impagnatiello per uccidere Giulia Tramontano, la sua fidanzata al settimo mese di gravidanza, si trova in casa. Più precisamente, infilata in un ceppo portacoltelli in cucina sopra al frigorifero. È stato lo stesso trentenne a rivelare la posizione esatta dell’arma del delitto, che domani verrà sequestrata durante i rilievi nell’appartamento di Senago, nel Milanese, dove sarebbe avvenuto l’omicidio la sera di sabato 27 gennaio. La sezione investigazioni scientifiche dei carabinieri entrerà per la prima volta, a dieci giorni dal delitto, nell’abitazione della coppia per sequestrare il coltello e fare altri accertamenti giudicati irripetibili. I rilievi tecnico-scientifici, coordinati dalla procura, non riguarderanno solo l’appartamento, ma anche la cantina e il box. È lì infatti che Impagnatiello sostiene di aver nascosto per quattro giorni il cadavere della compagna, prima di sbarazzarsene gettandolo in un campo non molto lontano dall’abitazione.
Posizione al vaglio
Le verifiche degli inquirenti e degli investigatori serviranno a scoprire se le dichiarazioni dell’uomo, su cui ci sono dubbi, corrispondano alla verità. I rilievi scientifici potrebbero aiutare anche a dimostrare se c’è stata premeditazione da parte di Impagnatiello oppure no, come escluso al momento dal Gip. Oggi, nel frattempo, il trentenne è rimasto senza avvocato. Il legale Sebastiano Sartori, che avrebbe dovuto difenderlo in tribunale, ha deciso di rinunciare all’incarico. Prima di depositare l’atto di rinuncia alla procura, l’avvocato ha fatto visita al 30enne al carcere di San Vittore. Durante il colloquio, Impagnatiello ha escluso di essere stato aiutato nell’omicidio della fidanzata. Nel frattempo, l’autopsia sul corpo di Giulia Tramontano è stata fissata per venerdì 9 giugno.
Credits foto: ANSA/Sergio Pontoriero
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