Roma, hanno coperto (male) il presunto eternit segnalato da Open a due passi dall’asilo nido
Dopo la segnalazione di Open in merito alle presunte tettoie di eternit depositate davanti al giardino di una scuola primaria e asilo nido in via del Frantoio, zona Tiburtino III, a Roma, qualcosa si muove sì, ma non troppo. Le lastre sono ancora lì, coperte da un telo molto mobile. Quasi come a nascondere qualcosa che sarebbe da rimuovere. Qualche giorno fa avevamo denunciato la presenza di quello che potrebbe esser del pericoloso materiale nel cortile dell’ex presidio umanitario della Croce Rossa, struttura che combacia proprio con la scuola primaria Fabio Filzi e le sezioni ponte. Lo stabile, diventato rifugio di fortuna negli anni, è stato sgomberato l’ultima volta lo scorso ottobre. Da quel momento, nonostante le finestre murate e il cancello chiuso con serratura e lucchetto, qualcuno ha usato quello spazio esterno appartenente al Comune di Roma, nello specifico al Dipartimento Patrimonio, come deposito di materiale vario, inclusi scarti edili. Adesso insegnanti e genitori dei bambini frequentanti la scuola vogliono vederci chiaro e pretendono una bonifica dell’area. Alcune lettere sono già state inviate alle autorità preposte, incluso il Dipartimento Scuola del Comune di Roma e il presidente di municipio. Non solo, in seguito a un’ispezione effettuata nel giardino sarebbe stato trovato ulteriore materiale sospetto, da analizzare, su cui è già stata fatta segnalazione in passato. In merito alle presunte tettoie di eternit Open aveva contattato Massimiliano Umberti, presidente del IV municipio, che ci aveva detto che non avrebbe potuto rimuovere il materiale per non creare «un danno erariale». La situazione doveva esser in via di risoluzione ma quello che è certo è che le lastre sono ancora lì, coperte, anzi, coperte male, ma ancora sul posto. A rimetterci ancora una volta sono i più piccoli. Dalla segnalazione di Open non possono più uscire nell’unico tratto agibile di verde che avevano nella loro scuola.
Leggi anche:
- Piemonte, a processo per la morte di 392 persone l’ultimo patron di Eternit che ha detto: «Odio gli italiani»
- L’inquinamento da plastica e il falso mito del riciclo: «Costoso, complesso e pure tossico. Ecco perché non è la soluzione»
- Sebastiao Salgado, il pessimismo sul futuro: «La Terra è stanca di noi: con un’altra crisi può sbarazzarsi dell’uomo»