Il Caffè Sacher apre a Trieste, ma la torta costa quasi 50 euro. Il sindaco: «Se non hai i soldi, guardi»
«Se hai i soldi vai, se no guardi». È questa la frase detta dal sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza (Forza Italia), a chi gli ha chiesto cosa ne pensasse dei prezzi molto alti del Caffè Sacher, appena aperto
in città, nonché il primo della catena fuori dall’Austria. «Vorresti una Ferrari? Ma non puoi permettertela e allora se passa sei lì a guardarla, dunque…», ha aggiunto vantando con grande orgoglio l’apertura del negozio tanto atteso. In questi giorni, però, ha innescato non poche polemiche perché una fetta della celebre torta costa 8,90 euro, intera arriva a 48,50. Un prezzo che, nonostante le critiche, non ha fermato la clientela, tanto che ieri il locale è rimasto chiuso a causa dell’enorme afflusso di clienti e delle scorte finite.
Gli amanti del dolce al cioccolato e alla marmellata ora dovranno attendere fino a domani, 6 giugno, quando è previsto l’arrivo dei rifornimenti. Il sindaco era presente il primo giorno di apertura, «orgoglioso anche dell’amicizia con il proprietario. Voleva offrimi una fetta ma io ho voluto pagarla», ha puntualizzato. Dipiazza è contento soprattutto «che sia stata scelta Trieste per aprire il Caffè Sacher: nessuno pensa alla cifra enorme che è stata investita per aprire il locale». Il Caffè Sacher, che dopo Vienna ha aperto a Innsbruck e Salisburgo, si trova in centro a Trieste, in via Dante.
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