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Chi ha aiutato Impagnatiello? La procura smonta l’ipotesi sul complice: «Il caso è chiuso: ha fatto tutto da solo»

Gli inquirenti hanno ritrovato anche un carrello che il barman avrebbe usato per spostare il cadavere senza l'aiuto di nessuno, secondo la procura

Non ci sarebbe stato alcun complice che ha aiutato in qualche modo Alessandro Impagnatiello a nascondere le tracce di sangue e il cadavere di Giulia Tramontano, la 29enne uccisa a coltellate incinta al settimo mese a Senago nel Milanese. Fonti della procura insistono che ormai il caso è considerato «sostanzialmente chiuso». Gli inquirenti sono convinti che su questo fronte Impagnatiello sia stato sincero quando ha detto ai magistrati: «Ho fatto tutto solo». Una convinzione che si fa sempre più robusta dopo l’acquisizione delle immagini emerse nel corso delle indagini, tra le ultime quelle delle telecamere di sicurezza davanti alla casa del barman che lo hanno ripreso mentre era intento a pulire con una spugna gialla le diverse macchie di sangue e la cenere appena fuori all’appartamento. Nessun dubbio sul possibile coinvolgimento nel delitto anche sulla madre di Impagnatiello, Sabina De Paulis, che assieme a suo figlio aveva provato a recuperare le immagini delle telecamere di sicurezza di un bar vicino la casa in cui vivevano i giovani nei giorni in cui erano in corso le ricerche di Giulia Tramontano.

Il carrello per spostare il corpo

Dalle indagini è emerso poi che Impagnatiello avrebbe comprato il 30 maggio un carrello per trasportare oggetti, che è stato poi ritrovato all’interno del condominio a Senago. Dalle analisi con il luminol sono state trovate su quel carrello altre tracce ematiche. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, che insistono sulla premeditazione da parte del 30enne, quel carrello sarebbe stato usato per spostare il corpo per poi essere lasciato negli spazi comuni del condominio, come ha confermato un vicino di casa che avrebbe visto Impagnatiello lasciare il carrello in quel luogo. Un commerciante ha confermato che un uomo giovane aveva comprato il carrello il 30 maggio, ma non era stato in grado di confermare che quel cliente fosse stato Impagnatiello.

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