Roma, la morte di Stella nell’auto del padre e il giallo sul dispositivo anti-abbandono
Stella è morta ieri a 14 mesi in una Renault rossa alla Cecchignola. È rimasta quasi sette ore dentro l’auto. Doveva andare nell’asilo di via dei Fucilieri a Roma ma il padre Sandro La Toma l’ha dimenticata all’ingresso. Il 44enne ha parcheggiato la macchina intorno alle 8. Ha messo la sicura, ha chiuso i finestrini, è andato a lavorare. Di mestiere fa il carabiniere. La madre intorno alle 15 si è presentata all’asilo Luinetti per riprenderla. «Oggi sua figlia non è venuta», le hanno risposto all’ingresso. A quel punto lei va davanti all’auto del marito e la trova. Un militare di passaggio sfonda il vetro, ma è troppo tardi. Le indagini sono affidate al pubblico ministero Paolo Ielo. La Toma è indagato per abbandono di minore.
Abbandono di minore
La magistratura ha disposto il sequestro della Renault elettrica acquistata nel febbraio 2023. E del passeggino in cui si trovava la bimba. L’uomo ha altri due figli da una precedente relazione. Gli inquirenti vogliono capire se sull’auto era installato il dispositivo anti-abbandono. La Stampa scrive che non ha suonato. Forse perché “l’ovetto” non era in regola. Secondo Repubblica invece il dispositivo non era installato nell’auto. Nonostante sia obbligatorio dal 2019 per contrastare la Forgotten Baby Syndrome. Sono 11 i bambini dimenticati in auto. Ma quello di Stella è il primo caso dall’entrata in vigore della legge. I dispositivi funzionano emettendo segnali di allarme dentro e fuori il veicolo. In alcuno comuni, come a Empoli, l’asilo nido ha l’obbligo di chiamare uno dei due genitori se i figli non si presentano.
L’indagine
Sandro La Toma al momento è indagato per abbandono di minore. Ha dovuto restituire l’arma per una regola interna ai carabinieri. È assistito da un avvocato. Lui e la moglie sono seguiti da uno psicologo. Fino a ieri era in servizio alla divisione generale per il personale militare del ministero della Difesa. Avrebbe dovuto accompagnare la bimba nel nido interno per i dipendenti. Dal 6 marzo 2020 sono previste multe per chi non ha i dispositivi anti-abbandono. Le sanzioni variano da un minimo di 83 a un massimo di 333 euro. Dalla patente del conducente vengono sottratti cinque punti e, se si commettono due infrazioni di questo tipo in due anni, scatta la sospensione della patente: da un minimo di 15 giorni a un massimo di due mesi.