Scholz a Roma da Meloni e Mattarella: «Sui migranti non lasceremo sola l’Italia. Serve distribuzione tra gli stati Ue»
Olaf Scholz è atteso a Roma per un incontro con Giorgia Meloni e Sergio Mattarella. «Dopo la visita inaugurale della presidente del Consiglio a Berlino qualche mese fa, sono ora io a recarmi a Roma per colloqui politici con lei e con il presidente della Repubblica. Lavoriamo bene insieme a livello dell’Unione europea, nell’ambito della Nato e del G7», ha detto il cancelliere tedesco in un’intervista di Paolo Valentino al Corriere della Sera. «Le relazioni tra Italia e Germania sono strette, basate sulla fiducia e molto solide. E questo vale anche per la cooperazione con il governo italiano», ha premesso Scholz.
Immigrazione
In tema di migrazioni il cancelliere rassicura Meloni: «Non possiamo lasciare l’Italia e gli altri Paesi da soli, ma dobbiamo adottare un approccio di solidarietà e responsabilità. La Germania da parte sua è particolarmente colpita dall’immigrazione secondaria», ha detto. Per questi motivi, a suo avviso è necessaria una distribuzione solidale di responsabilità e competenza fra gli Stati membri dell’Ue e del rispetto degli standard per chi richiede protezione nelle procedure di asilo e di integrazione in Europa.
Ue e Ucraina
Sul voto a maggioranza in Ue, Scholz sostiene che «un’Ue allargata deve essere riformata. Abbiamo bisogno di più decisioni a maggioranza qualificata in politica estera e fiscale. Non è l’unanimità in tutte le decisioni a creare la massima legittimità democratica possibile». Per quanto riguarda, in particolare, la guerra in corso in Kiev ha ribadito che «dobbiamo prepararci a dover aiutare l’Ucraina ancora a lungo. Per ora si tratta di fare di tutto per aiutarla a difendersi. In una situazione di dopoguerra, l’Ucraina avrà bisogno di impegni concreti e affidabili da parte di partner e alleati per aumentare la propria sicurezza».
I rapporti con la Cina
Per il cancelliere tedesco sui rapporti con la Cina «si tratta di ridurre i rischi derivanti da dipendenze unilaterali». Pertanto, non ci sarà alcun «decoupling». Ma – precisa – «al contrario, è nell’interesse di tutti noi che anche l’economia cinese continui a crescere e il benessere dei suoi cittadini possa svilupparsi. Tuttavia dobbiamo essere più attenti a garantire che le nostre relazioni si svolgano nel quadro dell’ordine globale».
Stabilità fiscale
Rispetto ai finanziamenti per gli investimenti industriali sostiene che «le decisioni del governo tedesco rientrano nel quadro di ciò che altri Paesi dell’Ue fanno per la competitività della loro industria. Siamo d’accordo sulla necessità di rendere la legislazione europea sugli aiuti statali ancora più agile e flessibile nel tempo». Infine, per quanto riguarda le regole di bilancio e la riforma del Patto di stabilità, Scholz ritiene necessaria «una stabilità fiscale, regole chiare rispettate e un quadro comune trasparente. Non si tratta – puntualizza – di condurre espressamente singoli Stati in una crisi di austerità».
Leggi anche:
- I sospetti di Giorgia Meloni sui “soliti” Scholz e Macron: «Vogliono bloccarci prima delle Europee»
- Migranti, da Scholz 1 miliardo ai Lander per l’accoglienza: il piano per espulsioni e asili più rapidi. Il messaggio per Meloni
- Berlino, le dichiarazioni di Meloni dopo il bilaterale con Scholz: «Caso Delmastro? Ne parliamo domani, non interessa alla stampa estera»