Roma, incendio nel palazzo di Roma a Colli Aniene: cinque indagati per disastro, lesioni e omicidio colposi
Per l’incendio del 2 giugno scorso avvenuto in un palazzo di via Edoardo D’Onofrio nella zona di Colli Aniene a Roma sono ora indagate 5 persone. Nel fascicolo le accuse sono per disastro, lesioni e omicidio colposi. Inoltre, gli inquirenti hanno affidato l’incarico affinché venga effettuata l’autopsia sul corpo della vittima. Quel giorno ha perso la vita l’80enne Antonio D’Amato a causa del fumo inalato. E quasi cento persone sono rimaste temporaneamente senza casa. «Abbiamo sentito tre esplosioni. Sembravano bombe. Poi l’inferno», avevano raccontato gli inquilini dell’edificio che hanno puntato il dito contro la ditta che si stava occupando dell’efficientamento energetico dello stabile avvalendosi delle agevolazioni del Superbonus. «Hanno lasciato tutto il materiale e tutta la spazzatura a cielo aperto sotto le case. Da lì è partito l’incendio», aveva spiegato un altro. Anche i vigili del fuoco condividevano il sospetto, ma non c’è ancora stata chiarezza e definizione delle cause. Quel che è certo è che intorno alle 13.30 del 2 giugno, le fiamme sono divampate dal basso raggiungendo rapidamente il cappotto termico del secondo piano, per poi risalire.
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