È morto lo scrittore americano Cormac McCarthy, addio all’autore di “Non è un paese per vecchi”
È morto a 89 anni lo scrittore americano Cormac McCarthy, autore di bestseller come Non è un paese per vecchi e La strada che gli valse un Pulitzer, diventati poi film di grande successo. Secondo quando dichiarato da suo figlio John all’editore Knopf, lo scrittore è morto per cause naturali. I libri di McCarthy, spesso pieni di incendi, stupri, cannibalismo o incesti, sono stati associati a una visione oscura della condizione umana. In una della sue rarissime interviste, concessa nel 1992 al New York Times, lo scrittore americano dichiara: «Non esiste una vita senza spargimento di sangue. Penso che l’idea che la specie possa essere migliorata in qualche modo, che tutti possano vivere in armonia, sia un’idea davvero pericolosa». Insieme a J.D. Salinger e Thomas Pynchon, McCarthy è stato definito uno degli «invisibili», a causa delle sue rare apparizioni in pubblico e la scarsa propensione a partecipare alla vita mondana del mondo letterario.
Cormac McCarthy nasce a Providence, nel Rhode Island, il 20 luglio 1933. Quando ancora è piccolissimo, la sua famiglia si trasferisce in Tennessee, dove lui inizia a frequentare l’università. Nel 1953, interrompe gli studi per arruolarsi nell’esercito e ci rimane per quattro anni. Quando torna a casa, riprende l’università e inizia a scrivere racconti ma abbandona gli studi prima di ottenere la laurea. Dopo essersi sposato con Lee Holleman, la sua prima moglie, pubblica il suo romanzo d’esordio: Il guardiano del frutteto. Nei suoi primi anni da scrittore viaggia molto in giro per il mondo grazie ad alcune borse di studio. Il suo capolavoro, Non è un paese per vecchi, esce però solo nel 2005, quando McCarthy è ormai uno scrittore affermato. Quando il romanzo viene portato sul grande schermo dai fratelli Coen, la sua fama cresce a dismisura. E due anni più tardi, nel 2007, McCarthy vince il Premio Pulitzer alla narrativa con il suo libro successivo, La Strada.