Emilio Fede non arriva in tempo ai funerali di Berlusconi. L’ira contro l’autista: «Quel farabutto va arrestato» – Il video
Emilio Fede continua a non darsi pace per l’inconveniente che non gli ha permesso di essere presente ai funerali di Stato di Silvio Berlusconi che si sono svolti ieri, 14 giugno, in Piazza Duomo a Milano. Lo storico direttore del Tg4, dalla sua pagina Instagram, mentre era in viaggio verso Arcore, accompagnato da un collega giornalista, ha espresso tutta la sua rabbia nei confronti del suo autista personale, che ieri non si è presentato all’appuntamento stabilito per accompagnarlo all’ultimo saluto pubblico del Cav. «Cari amici, siamo qui in auto, aggrovigliati in una situazione di mistero e di dolore al centro della quale c’è la fine di Berlusconi, il funerale, Milano piegata in ginocchio per salutare quest’uomo straordinario. E purtroppo insieme a tutto questo c’è la meschinità di alcuni personaggi che hanno tentato di speculare economicamente: coraggio Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza, intervenite!», ha dichiarato il giornalista spiegando che il suo autista l’ha lasciato solo, impedendogli di partecipare alle esequie.
Il problema con l’autista e il viaggio ad Arcore dopo le esequie
«Un personaggio veramente squallido, che va preso e arrestato. Ha fermato la mia macchina, non mi ha consentito di partire in tempo per seguire il corteo funebre, che già soltanto a dirlo io piango», racconta ancora Emilio Fede. Dopo i funerali di Stato di Berlusconi, infatti, il giornalista si è diretto verso la villa di Arcore, dove il feretro del Cav è stato portato dopo le esequie pubbliche. E l’ex direttore del Tg4 aggiunge: «È un collega, un giornalista, che si è offerto con la sua macchina di accompagnarmi per poter aggirare quella parte che quel personaggio ha fatto in modo di bloccare, per non poter andare con la mia macchina in quella magia d’amore che era Piazza Duomo trasformata in un grande altare». Ma il dolore è implacabile, così come l’ira nei confronti del suo autista personale. Emilio Fede, in conclusione del video, si abbandona a un duro sfogo: «Io non oso entrare nei particolari, perché mi si rompe qualcosa nell’anima e nel cuore. La giustizia non è questa: personaggi luridi, pezzenti. Si intervenga! Io ho trovato questo collega che era lì per caso e ha sostituito quel farabutto e mascalzone del mio autista, che è sparito e non si è fatto trovare nel momento in cui io potevo arrivare in Piazza Duomo e vedere lo spettacolo dell’amore. Non soltanto è sparito, ma ha fatto in modo che la mia macchina restasse bloccata buttando via le chiavi». Concludendo, Emilio Fede ha ricordato con voce rotta Berlusconi: «Ciao Presidente, hanno tentato fino all’ultimo di allontanarmi da te, ma io ci sarò perché sono sicuro che ti raggiungerò dove sei». Alla fine, il giornalista è effettivamente riuscito ad arrivare ad Arcore, dove ha atteso l’arrivo del feretro di Berlusconi su una panchina, all’esterno della villa del Cav.
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