Baiardo contro il procuratore di Firenze Tescaroli: «Ha chiesto di arrestarmi, gli hanno detto no. Si accanisce su di me per fare carriera» – Il video
La procura di Firenze avrebbe chiesto l’arresto di Salvatore Baiardo, già condannato per favoreggiamento dei fratelli Graziano , i boss mafiosi condannati per le stragi del 1992 e 1993. A raccontarlo è lo stesso Baiardo in una diretta su TikTok dove ha rivelato che il procuratore aggiunto di Firenze, Luca Tescaroli, avrebbe chiesto il suo arresto il 26 maggio scorso. La richiesta di custodia cautelare in carcere però sarebbe stata rigettata dal gip. Tescaroli ha quindi fatto opposizione: il 14 luglio è prevista una camera di consiglio in cui altri giudici dovranno decidere se accogliere o meno la richiesta di arresto. Secondo il Fatto quotidiano, la procura di Firenze al momento non conferma né smentisce.
Nel video su TikTok Baiardo attacca il procuratore Tescaroli dicendosi «stanco» e in qualche modo perseguitato: «Io ho sempre avuto rispetto di tutto e di tutti, in primis anche dei magistrati che mi indagavano, che mi accusavano». Tra questi spiega Baiardo c’era anche il procuratore aggiunto di Firenze: «Ho sempre avuto una stima di lui che però ho perso da marzo ad oggi. Io posso capirti che lui voglia fare carriera, che la voglia finire alla procura di Terni, diventando procuratore capo. Però un accanimento così nei confronti di Baiardo è assurdo». Secondo Baiardo, tutto sarebbe nato «presumo, per questa fantomatica foto di cui ha parlato Giletti, ma lui aveva bisogno di ascolti». Baiardo attacca anche il conduttore di La7 spiegando di «essere stato al suo gioco» e di essere stato «coinvolto in una cosa assurda».
A proposito della richiesta di arresto da parte della procura di Firenze, Baiardo attacca ancora: «Una custodia cautelare in carcere, ma scherziamo? Su che basi? Fior fiore di magistrati, tipo Scarpinato o Di Matteo, quando gli chiedevano perché fossi fuori rispondevano che non ho commesso nessun reato. Invece no – aggiunge – il dottor Tescaroli per fare carriere e andare alla procura di Terni ha chiesto la custodia cautelare in carcere, per fortuna magistrati con la testa gliel’hanno rigettata». E poi aggiunge: «Lui ha fatto opposizione. Il 14 luglio ci sarà la camera di consiglio».