Treviso: i vigili beccano 10mila auto senza assicurazione in 12 ore di controlli. La beffa: niente multe
9300: è il numero di auto prive o di revisione o di assicurazione sorprese dalla Polizia Locale di Treviso in sole dodici ore. Il conto deriva da un’indagine effettuata nei giorni scorsi e voluta dal comandante della Polizia Locale Andrea Gallo. Una ricerca in realtà avviata per «cercare auto rubate», come ha spiegato lo stesso Gallo al Corriere del Veneto: «per fortuna non ne abbiamo trovata nemmeno una. Poi il sistema ci consentiva anche ulteriori ricerche e su quelle abbiamo insistito». Così, dalle 8 alle 20, sono stati controllati tutti i veicoli in transito sulle strade cittadine a largo scorrimento comprendenti tangenziale, viale Vittorio Veneto, Feltrina e Viale della Repubblica. Su 176mila veicoli, 4500 sono risultati privi di assicurazione, 4800 di revisione. Le rilevazioni sono state effettuate tramite il sistema targasystem, che legge la targa degli utenti e si collega alle banche dati per rilevare i dati sui veicoli e sui proprietari. Ma a nessuno dei veicoli citati sarà possibile comminare una multa, dal momento che la sanzione va fatta in presenza. «Tutti i dati – ha affermato Gallo – saranno cancellati entro una settimana nel rispetto della privacy. Ho dato mandato di intensificare i controlli lungo le strade cittadine». I controlli saranno anche a campione, come già avviene sul territorio.
Le sanzioni
Chi non controlla il veicolo andrà incontro a «una sanzione di 173 euro e il ritiro della carta di circolazione fino a quando non sana la situazione», continua Gallo. Chi invece viene sorpreso senza assicurazione andrà incontro a 600 euro di multa e il sequestro del veicolo. In caso di recidiva del reato, l’importo della multa quasi triplica a 1700 euro. Si verrà poi sottoposti a sequestro del veicolo e sospensione della patente da 1 a 2 mesi. La cosa più grave, però, tocca a chi subisce un incidente da parte di un guidatore non assicurato: «Al danneggiato non resta che sperare in un risarcimento per cassa dall’associazione vittime della strada e/o intentare una causa civile, che è lunga e dall’esito incerto» ha concluso Gallo.