Kata, al setaccio la prima metà dell’ex hotel a Firenze: spunta una nuova telecamera e una stanza segreta – Il video
Sono una telecamera di un privato cittadino e una stanza segreta a emergere dai sopralluoghi dei Carabinieri all’ex hoter Astor di Firenze, ora libero degli inquilini e dei traffici di camere al suo interno, per consentire le ricerche di Kataleya, la bambina sparita dalla struttura lo scorso 10 giugno. Nulla esclude che la piccola si possa trovare ancora all’interno dell’ex hotel. L’occhio elettronico inquadra la zona antistante il cortile dell’Astor, al quale si può accedere anche tramite un vano angusto individuato dai sopralluoghi di oggi. Gli inquirenti ritengono che se qualcuno avesse cercato di fuggire, scavalcando il muro dello stabile occupato fino a poche decine di ore fa, sarebbe stato ripreso dalla telecamera. E proprio lì sembrava dirigersi Kata otto giorni fa, quando è stata filmata sulla rampa delle scale. Poi, il nulla.
Le ricerche
La spedizione di ricerca dei militari di oggi, domenica 18 giugno, è terminata, alla presenza del pm Christine von Borries. Della bambina non ci sono tracce. Gli investigatori si sono concentrati principalmente sulla parte superiore dell’immobile. I controsoffitti sono stati smontati e la zona è stata perlustrata con sensori in fibra ottica e droni, trovando il nuovo anfratto. Ispezionato anche un terrazzo a cui non si può accedere tramite le scale. Il tutto è stato illuminato dalle torce in grado di rilevare tracce biologiche. Successivamente i controlli si sono spinti fino alle fondamenta e ai tombini del palazzo, ai quali i militari sono riusciti ad accedere grazie a una fresa. Il macchinario è stato utile anche per ispezionare i numerosi passaggi angusti creati dalle modifiche dei 140 inquilini abusivi.
Il cellulare nel cassonetto
Sempre nella giornata di oggi è stato rinvenuto un cellulare, in un cassonetto dell’immondizia fuori dallo stabile mentre veniva svuotato. Gli inquirenti sono al lavoro per capire se ci possano essere elementi rilevanti al suo interno. Nel frattempo, è arrivato anche l’appello nei confronti degli inquilini dell’ex hotel. «Chi sa qualcosa parli. Anche il più piccolo indizio potrebbe essere utile alle indagini e nulla sarà trascurato. La priorità assoluta in questo momento è riportare a casa Kata», hanno chiesto Katherine Alvarez Vasquez e Miguel Angel Romero Chicclo, i genitori della bambina peruviana, per voce dei loro legali, Sharon Matteoni e Filippo Zanasi. Ieri, i due sono tornati nel loro alloggio occupato per recuperare gli effetti personali, continuando personalmente a contribuire alle ricerche.
Lo stabile libero dagli inquilini abusivi
Completato nella giornata di sabato lo sgombero totale dell’edificio, i Carabinieri sono entrati nuovamente alle 8 di questa mattina all’interno dell’ex hotel Astor. L’ennesima missione per trovare tracce della bambina, ma in condizione ora inedite: lo stabile è infatti per la prima volta nella completa disponibilità delle forze dell’ordine, liberato di tutti i suoi inquilini e di tutti i relativi traffici che vi avvenivano e cui potrebbe essere legata la sparizione di Kata. Per questo gli inquirenti confidano nel nuovo sopralluogo, che sarà estremamente approfondito e che si avvarrà anche del lavoro dei tecnici del Gis, specialisti esperti nell’uso di apparati tecnici ad alta tecnologia, adatti anche a sondare cavità e intercapedini.
Il garage adiacente
Nulla si vuole lasciare d’intentato, considerato che l’ipotesi che la bimba non sia mai uscita dal palazzo non è mai stata scartata dalla procura. Così come c’è attenzione sul box di un edificio adiacente, dopo la testimonianza raccolta dagli inquirenti di un’altra bambina, che avrebbe riferito – secondo quanto riporta Repubblica – di aver visto Kata trascinata via in lacrime in quella direzione. Voci e suggestioni che il sopralluogo di queste ore puntava a verificare, passando al setaccio ogni singola stanza, intercapedine e passaggio segreto dell’ex Astor. Nella speranza di scovare una traccia che possa riportare alla luce la piccola Kata, scomparsa da 8 giorni. Al momento la situazione sembra invariata, ma potrebbe essere proprio la telecamera scoperta oggi ad avviare una nuova fase delle ricerche.