La truffa con la faccia di Alberto Zangrillo: post con la promessa dell’elisir di lunga vita. Il primario del San Raffaele denuncia
Si era chiuso nel silenzio dopo il lutto per morte di Silvio Berlusconi. Ma il professor Alberto Zangrillo, primario dell’Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione Generale dell’Ospedale San Raffaele di Milano, ha dovuto rompere il silenzio con un tweet, per denunciare una truffa presente nella pubblicità di un integratore, presentato con la promessa di essere un “elisir di lunga vita” e sponsorizzato utilizzando il suo nome – senza consenso – e sue presunte dichiarazioni. Una truffa che ha mandato su tutte le furie il primario del San Raffaele, che ha twittato l’immagine della pubblicità dell’integratore con giustapposta la scritta rossa, a caratteri cubitali, «falso», aggiungendo: «Vi informo che non promuovo, e non ho mai promosso, l’uso o l’acquisto di tali prodotti. Preciso inoltre di non avere rapporti con le aziende agli stessi collegate e di non aver mai rilasciato le dichiarazioni riportate e che mi vengono falsamente attribuite».
L’integratore sponsorizzato ha il costo di 29 euro, e promette di allungare la vita delle persone che ne faranno uso: «Il professore sostiene che il segreto di longevità della sua famiglia si basa sulla salute dei vasi sanguigni: se sono sani e puliti si può vivere fino a 120 anni, o anche di più, e sentirsi in perfetta salute», si legge nella pubblicità. Ma le dichiarazioni non sono state fatte dal primario del San Raffaele. La menzione della vita lunga «fino ai 120 anni», inoltre, fa riferimento a una vecchia uscita di Berlusconi del 2010, quando dichiarò: «Il San Raffaele e don Verzè vogliono portare la vita media a 120 anni. Si tratta però di vita media. Io e don Verzè puntiamo a vivere 30 anni di più, ad arrivare a 150 anni e mi sto convincendo che questo progetto, come tutti quelli di don Verzè, sia realizzabile».
A sostegno del prof Zangrillo è intervenuto Matteo Bassetti, direttore della clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, che nel 2022 fu – suo malgrado – protagonista di una truffa analoga. Il volto del prof Bassetti venne utilizzato per la promozione di prodotti sanitari, integratori e creme, usando il suo volto e senza il suo consenso, su siti stranieri. All’epoca Bassetti presentò due denunce. E oggi, sostenendo il collega Zangrillo, dichiara: «Assurdo che la polizia postale non sia ancora intervenuta. La mia prima denuncia è del gennaio 2022. Solidarietà all’amico Alberto Zangrillo, anche lui vittima di questi sciacalli».
June 18, 2023