Meno tasse su tredicesima e straordinari, slitta (per ora) la flat tax per i dipendenti: le novità sulla delega fiscale
Un pacchetto di 10 emendamenti alla delega fiscale è stato presentato dal governo e depositato questa mattina, martedì 20 giugno, in commissione Finanze alla Camera. Stando alle prime indiscrezioni, pare che l’esecutivo di Giorgia Meloni non sia riuscito a inserire una delle misure-bandiera della scorsa campagna elettorale: la Flat Tax per i lavoratori dipendenti. Al suo posto, scrive il Corriere della Sera, la maggioranza starebbe pensando a un’imposta sostitutiva agevolata sui premi di produttività, sugli straordinari eccedenti una certa soglia e sulle tredicesime. La votazione su questo emendamento è prevista per oggi, mentre il termine ultimo per presentare emendamenti è fissato per domani alle 12. Lo stop alla Flat Tax sembra soltanto rimandato. A sottolinearlo sono gli stessi esponenti della maggioranza, che nell’emendamento precisano che la misura «resta in valutazione, anche a fini prospettici». L’obiettivo del governo, come ribadito in questi giorni dal viceministro all’Economia Maurizio Leo, è di ottenere il via libera del parlamento al disegno di legge delega prima della pausa estiva. Anche se rimane il rischio che tutto possa slittare a settembre.
Fringe benefit e straordinari
Tra le altre novità che sono state inserite negli emendamenti della delega fiscale c’è la detassazione – probabilmente al 15% – degli straordinari, superata una certa soglia non ancora individuata. Un’altra questione attesa riguarda i fringe benefit, ossia tutti quei contributi economici assegnati dalle aziende ai dipendenti in forme diverse dal denaro ma che compaiono in busta paga. Con il Decreto Lavoro, il governo Meloni ha alzato a 3mila euro la soglia di fringe benefit detassati ma solo per i dipendenti con figli a carico. Ora il tetto potrebbe essere allargato a tutti i dipendenti, come sollecitato anche dalle opposizioni. Un altro emendamento propone invece la possibilità di rateizzazione delle tasse per gli autonomi, in par, così da ottenere «una più equa distribuzione del carico fiscale nel corso del tempo».
Le altre novità
Lega e Fratelli d’Italia chiedono poi lo stop al superbollo, il contributo che devono pagare i possessori di auto di potenza superiore a 185 kW. È stato depositato anche un emendamento sullo stop alle sigarette elettroniche per vietarne la vendita a distanza, anche dall’estero. Un’altra proposta impegna il governo a imporre un’imposta minima del 15% alle imprese, così da rientrare in linea con quanto stabilito dall’Ocse con la global minimum tax. Secondo il deputato del Pd Virginio Merola, in questo momento la legge delega fiscale «manca completamente di coperture». Al di là dei costi, i dem si preparano a dare battaglia anche nel merito delle misure proposte. «Non c’è una forte e precisa posizione per combattere l’evasione fiscale e il mercato nero. Senza giustizia fiscale in realtà si prepara solo la privatizzazione dei servizi pubblici», attacca Merola.
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