Milano, le multe alla Croce Bianca per i pass tolti alla fine della pandemia: e i volontari se ne vanno
Piovono multe alla Croce Bianca di via Vettabbia a Milano. I più colpiti sono coloro che fanno il turno serale, quello che va dalle 17.30 a mezzanotte. Ma anche chi presta servizio nei fine settimana. E così qualcuno ha anche deciso di abbandonare l’impegno «perché fare il volontario e dover anche pagare è un po’ troppo». Le contravvenzioni che arrivano sono di 120 euro o 90 se si paga entro 5 giorni. Tutto questo non nasce da scorrettezze dei volontari, bensì dal fatto che i pass della Croce Bianca sono stati tolti alla fine della pandemia. Fino al 2019 – riporta l’edizione milanese del Corriere della Sera, la società aveva a disposizione 25 pass gratuiti per la sosta, privi di targa. E chi doveva fare i turni notturni e ad esempio arrivava da fuori Milano ed era costretto a usare l’auto, poteva utilizzare il pass, riconsegnarlo alla fine del lavoro e passarlo a un collega.
La risposta del comune
Poi, con il Covid nel 2020 la sosta a pagamento per le associazioni è stata tolta. Tutta una serie di agevolazioni che con il ritorno alla normalità sono sparite. «La vigente disciplina sulla sosta libera non consente il rilascio di permessi a beneficio di veicoli privati degli operatori volontari», spiega Arianna Censi, assessora alla Mobilità di Milano. Se si intervenisse sul regolamento «si allargherebbe la gratuità a tutte le associazioni, con ripercussioni sugli stalli della sosta», aggiunge. A sostenere l’appello della Croce Bianca è, invece, è il consigliere della Lista Sala, Enrico Fedrighini: «Da tempo la mobilità milanese genera iniquità, applicando la regola di Robin Hood al contrario: impietosa con i deboli, compiacente con i forti. La riposta conferma che il problema di Milano è liberare lo spazio urbano su strada. Bene, ma questo lo si ottiene evitando che 25mila veicoli entrino esentati in Area C, non negando 15 pass sosta a operatori del pronto soccorso».