Forza Italia, c’è la data del Consiglio nazionale: si terrà il 15 luglio. Tajani sarà il successore di Berlusconi (per ora)
Il rinnovamento di Forza Italia prosegue. Tutto ciò che la presenza di Silvio Berlusconi aveva reso superfluo – era lui il fondatore, il presidente, il finanziatore e da lui discendevano le decisioni relative all’organizzazione del partito – adesso prende forma. Riunioni e assemblee si susseguono e porteranno, il 15 luglio, alla nomina del nuovo presidente di Forza Italia. Presidente pro tempore, in attesa del congresso nel 2024. Ad annunciare la data di convocazione del Consiglio nazionale è Antonio Tajani. È quella la struttura interna delegata a nominare il presidente e a indire il congresso, seguendo per la prima volta uno statuto mai applicato, finché Berlusconi era in vita. Il vicepremier e ministro degli Esteri, rivolgendosi ai gruppi parlamentari azzurri, riuniti a Montecitorio, anticipa anche il nome del sostituto del precedente tesoriere Alfredo Messina: è Fabio Roscioli, avvocato romano e già presidente liquidatore del Popolo della Libertà, a prendere il posto di tesoriere del partito. Che, da statuto, è anche la persona titolata all’utilizzo del simbolo nelle elezioni. Il cambio formale avviene nel Comitato di presidenza, convocato sempre oggi, 22 giugno, alle 15. Accanto a Tajani, nella riunione con i parlamentari azzurri, ci sono i capigruppo Licia Ronzulli, Paolo Barelli e Fulvio Martusciello. La senatrice che, prima del recente armistizio, conduceva un gruppo di opposizione interna a Tajani, raffredda le ipotesi di una sua candidatura alla presidenza: «Non so ancora quando si farà il congresso, si farà l’anno prossimo probabilmente, lo stabiliremo nel Consiglio di presidenza. Mi hanno insegnato che un mese, in politica, è un’era geologica, figuriamoci un anno». Ronzulli, parlando con i cronisti fuori da Montecitorio, conferma che sarà Tajani il successore di Berlusconi nella fase che porterà al congresso del prossimo anno: «Sarà il presidente Tajani ad avere l’onere e l’onore di guidarci, perché è il vicepresidente di Forza Italia, perché è il coordinatore nazionale di Forza Italia, è uno dei cofondatori di Forza Italia ed è giusto che sia così».
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