A Vittorio Sgarbi governo e Comune di Arpino non bastano, pronto a un’altra campagna elettorale: «Mi candido a Bolzano»
Diventato sindaco di Arpino, nel Frusinate, dallo scorso maggio, Vittorio Sgarbi è già pronto per una nuova candidatura. Lasciato il seggio al Consiglio regionale lombardo, il sottosegretario alla Cultura si porta avanti per il prossimo autunno mettendo un piede nella campagna elettorale per le elezioni della provincia autonoma di Bolzano. A chi sospetta che in realtà il critico d’arte usi le candidature per combattere la noia, lui risponde spiegando che il suo è un gesto di generosità nei confronti del centrodestra. La decisione di candidarsi a Bolzano sarebbe nata innanzitutto «per evitare di disperdere voti dell’area di centrodestra – ha spiegato Sgarbi – vista la legge elettorale altoatesina che non permette collegamenti di lista». La sua proposta agli altri partiti è che in accordo con Forza Italia si mette in piedi una sorta di «bicicletta o con la Lega o con Fratelli d’Italia».
La macchina sgarbiana è già comunque in moto, «sto ultimando le pratiche necessarie per la candidatura», spiega sicuro che gli altoatesini gli riconosceranno l’impegno profuso in quella zona negli ultimi anni: «Dalle segnalazioni dei costi spropositati per il mantenimento del Museion di Bolzano, alla recente emergenza abitativa che colpisce lavoratori e studenti altoatesini, arrivando al fenomeno delle babygang: sono molti i segnali che indicano la necessità di avere un nuovo rinascimento in Alto Adige». L’obiettivo è comunque uno solo, cioè vincere: «Nelle prossime settimane definiremo la tipologia di innesto all’interno della lista che punterà al governo della Provincia».
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