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Aitala, il giudice catanese della Corte penale internazionale finito nella lista dei ricercati di Mosca

23 Giugno 2023 - 20:51 Redazione
Nel marzo 2023 ha spiccato un mandato di cattura nei confronti del presidente della Federazione russa Vladimir Putin

Il nome di Rosario Salvatore Aitala, giudice italiano della Corte penale internazionale che ha emesso un mandato d’arresto nei confronti di Vladimir Putin, è stato inserito nella lista delle persone ricercate da Mosca. «Rosario Salvatore Aitala è ricercato ai sensi di un articolo del codice penale», si legge nell’elenco, senza specificare le accuse a suo carico. Nel maggio scorso, scrive la Tass, il comitato investigativo russo aveva già formulato accuse contro il giudice catanese. In particolare gli fu contestato «il tentativo di prendere illegalmente in custodia una persona» e «il complotto per attaccare un funzionario governativo straniero che detiene lo status di persona protetta a livello internazionale». Il 17 marzo scorso, la Corte penale internazionale ha emesso un mandato di arresto nei confronti del presidente russo e della commissaria per i diritti dei bambini Maria Lvova-Belova con l’accusa di deportare illegalmente bambini ucraini. Tre giorno dopo,  il Comitato investigativo russo ha aperto un procedimento penale contro il procuratore e i giudici della Cpi, ritenendo le loro azioni consapevolmente illegali poiché non avevano motivi per ritenere penalmente responsabili le due autorità di Mosca. Secondo la Convenzione sulla prevenzione e repressione dei crimini contro le persone protette a livello internazionale del 14 dicembre 1973, i capi di stato godono dell’assoluta immunità dalla giurisdizione di paesi stranieri.

Chi è Rosario Salvatore Aitala

Giudice della corte penale internazionale dal 2018, Rosario Salvatore Aitala, 54 anni originario di Catania, è entrato in magistratura nel 1997. A lungo dirigente della polizia di Stato, nel 1998 diventa procuratore presso la Procura di Trapani dove si occupa in prevalenza di lotta alla mafia. Dal 2003 al 2007 è stato invece direttore del Law Enforcement Department della commissione di polizia dell’Ue a supporto della delle forze dell’ordine in Albania per poi diventare – tre anni dopo – consigliere capo del ministro degli Affari Esteri, su questioni relative alla criminalità organizzata e al terrorismo internazionale. Nel 2013 ha assunto il ruolo di capo consigliere del presidente del Senato, Pietro Grasso. Nel marzo 2023, ha spiccato un mandato di cattura nei confronti del presidente della Federazione russa Vladimir Putin.

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